È dunque veramente indovinato, e appropriato, il titolo di questa elegante raccolta poetica, Scrigno, che utilizza non solo l’espressione scritta della parola, ma anche l’immagine, la fotografia, che in simbiosi alla parola poetica, ne esalta il palpito emotivo. Le parole stesse, e le immagini, sono dentro questo Scrigno prezioso, pronte ad essere lette, viste, ascoltate, riflesse, vissute. L’opera letteraria complessiva di Rosaria Di Donato ha raggiunto dunque con questa recente raccolta l’apice espressiva, sia per qualità di contenuti, e sia per modalità di forma, ampliando la sua proposta creativa ad altri generi, proprio nel rispetto dell’universalità del dire e del fare arte e poesia.
Troviamo infatti versi sciolti, naturalmente oltre alle immagini, e poi versi in altre lingue, come lo spagnolo e persino il dialetto romano, con una sezione addirittura di haiku. È come se lo Scrigno di Rosaria Di Donato contenesse varie perle, anelli, pietre preziose, orecchini… L’analogia è intuitiva, laddove è giusto e normale riscontrare nella parola poetica (e in quella di Rosaria certamente!), la preziosità e l’unicità intrinseca di tutto un mondo meraviglioso, mondo che noi umani quotidiani sovente sottovalutiamo se non addirittura ignoriamo!
Al centro dell’opera ci sono le figure intramontabili degli avi, ai quali la nostra poetessa ha dedicato l’intera raccolta, arricchendola, appunto, con alcune foto tratte dal suo prezioso scrigno di ricordi. Ma il riferimento al loro vissuto, genuino e autentico, scevro da quelle ipocrisie e da quelle falsità che sovente la società odierna ci costringe a subire e a tollerare, è anche soprattutto desiderio, volontà di rievocare, di attualizzare in un certo senso, quei valori genuini di un tempo andato, sui quali l’umanità dovrebbe sempre fondare un consesso di pace, di amore, di giustizia.
L’opera di Rosaria Di Donato, anche in questo senso, è un contributo solido e prezioso, al fine di arricchire sempre di più lo “scrigno” della nostra umanità.
Rosaria Di Donato, Scrigno, 2025. Prefazione di Lucianna Argentino, postfazione di Marzia Alunni. Editing, impaginazione e copertina di Valeria Girardi.
(visioni)
il fiore di melo
leggeri vorrei giorni
senza cupi pensieri
senza affanni
un filo di vento
fra le mani
sospeso tra il cielo
e l’orizzonte lo sguardo
perso nel mondo
tra le cose belle
come fiorito ramo il melo
stupire di fragranza più dolce
al suo profumo schiudersi
intatti ricordi dell’infanzia
re-dire in una terra vergine
ove farfalle-api son pollini
turbinio di sogni
immenso il respiro
lo sguardo infinito
su bianco destriero
roteare l’azzurro
ri-trovare il tempo
gualcire un ricordo
soffermarsi all’incanto
dal riso baciata la vita
e la rima suggello
del nuovo intrecciare
colori nei passi
lascito
il quartiere
misurato
con il tuo passo
padre
ora mi è più caro
ogni angolo vivo
nel suono-profumo
di gemme in boccio
il tempo intriso
d’attese lo sguardo
che dai muri sorride
nuovo stupore
nei giorni infonde
rinnovata primavera
autoritratto
sono nata in un angolo di cielo
dove il vento rincorre nuvole
e spazza via la tristezza
(chiaroscuri)
nuovo canto
è per te
questo nuovo canto
che sgorga dal profondo dell’anima
che piove sopra il mondo
che inonda la città
che copre le cime della montagna
perché ti cerco ma non t’incontro
ti chiamo ma non mi ascolti
ti aspetto
e allora ti sogno
amore della mia vita
escribir
escribo
porque no respiro
porque no encuentro
espacio
alrededor de mí
para mis sueños
escribo
mientras que
en la página
brotan visiones
y mi alma
vive
scrivere
scrivo perché non respiro
perché non trovo spazio
intorno a me
per i miei sogni
invece nella pagina
si aprono visioni
e la mia anima
vive
(miniature)
fiori nel vento
si dissolvono giorni
senza un perché
(tracce)
scrigno
le notti insonni
uno scrigno dischiudo
di lucciole e parole
sembrano piccole stelle
e suoni comparsi
all’improvviso dal buio
volano ballano
s’attorcigliano
come a voler comporre
una canzone in libertà
è la poesia
che uscita dallo scrigno
s’innamora dei sogni
culla le anime inquiete
Rosaria Di Donato, è nata a Roma, dove vive. Laureata in filosofia, insegna in un liceo classico statale. Ha pubblicato cinque raccolte di poesia: Immagini, Ed. Le Petit Moineau, Roma 1991; Sensazioni Cosmiche, Ed. Le Petit Moineau, Roma, 1993; Frequenze D’Arcobaleno, Ed. Pomezia-Notizie, Roma 1999; Lustrante D’ Acqua, Ed. Genesi, Torino 2008; Preghiera in Gennaio, Ed. Macabor, Francavilla Marittima (CS) 2021. Alcuni suoi testi sono presenti in diversi testi antologici. Collabora a riviste di varia cultura e i suoi volumi si sono affermati sia in Italia che all’estero, con giudizi critici di autorevoli studiosi. Vincitrice di alcuni premi di poesia, si interessa di arte, cinema, fotografia. Dal 2016 ha curato un laboratorio di scrittura creativa nel Liceo in cui insegna poi interrotto a causa del COVID-19.
Ringrazio Giuseppe Vetromile per la sua nota critica attenta e profonda!
RispondiEliminaUn cordiale saluto,
Rosaria Di Donato