domenica 30 gennaio 2022

"La gioia delle incompiute" di Rita Greco

Io non ho cuore / ho un gemito lungo / un pensiero interrotto / senza occhi né bocca né verbo”. Ecco: sembra sia concentrato in questi versi il nucleo fondamentale dell’indagine poetica di Rita Greco nella sua recente raccolta La gioia delle incompiute, Ladolfi Editore. Versi molto significativi, densi di un afflato di disperato rincorrere un confine di certezze che, a guisa del noto paradosso di Achille pie’ veloce e la tartaruga, si allontana man mano che si procede verso una più ampia conoscenza e verso una più stabile apparenza di vita. Come un’utopia sognata, un immaginario Eldorado o ultima Thule da raggiungere, la nostra poetessa è consapevole di quel limite, di quell’immane sforzo di comprendere, in tutti i sensi, cosa ci sia oltre questa realtà, cosa si possa ritrovare al di là di tutte le cose di qui che, necessariamente e ineluttabilmente, restano inspiegate e incompiute.
Ma allora, perché la gioia delle incompiute? E, soprattutto, cosa intende suggerire Rita Greco, con questi suoi versi? È naturalmente difficile “spiegare” il segreto intendimento di un poeta, di un bravo poeta come lo è senza dubbio la nostra Rita, che con la sua poesia esprime tutto un mondo, a partire da un’ipotesi (un’”ispirazione”?...) tutta sua e che, via via, si allarga, assume mille contorni e mille sfaccettature, mille coloriture, come quando si getta una pietra in uno stagno: la pietra è l’idea di base, e gli anelli concentrici di onde così provocati costituiscono i significati altri, i rimandi, le allusioni… Rita Greco dunque conosce, come dicevo, l’incompiutezza delle cose, si rende conto che non è possibile una “realtà” completamente soddisfacente, sia dal punto di vista materiale che da quello psicologico ed emotivo. Ma non si rassegna e non si arrende a questo. In una sorta di recupero quasi catartico, di ricalcolo introspettivo degli elementi che formano il proprio mondo, la nostra poetessa trova luce e addirittura abbrivio rigenerante nella “incompiutezza” stessa delle cose e dei gesti: la gioia delle incompiute, appunto!
Ascoltiamola ora in questi versi esemplificativi del suo progetto poetico, tratti dal libro.



Fiorivo in lontananze senza peso
veste azzurrata
anelli d’alba tra i capelli

mi ripopola uno splendore
più alto

in dormiveglia penso
con fierezza
con rabbia
con amore

sarei venuta
a deporre
il mio bacio più lungo.

(dalla sezione “L’ombra amorosa”)


***


La tua mano
era una nuvola carica di pioggia.

L’ho sfiorata appena,
si sono alzate in volo
tutte le mie solitudini.

Che nome porti ora, padre,
quale sguardo indossi
per sapere chi siamo
in quale sogno decanta
il tuo silenzio?

Il cielo stesso ora
è un sogno azzurro
pieno di ali.

(dalla sezione “L’ombra amorosa”)

 

***

 

E se tutta la vita non fosse
che questo fare e disfare
letti e caffettiere?

Quando torneranno le parole
sarò svaporata in uno scarabocchio.

Grandioso è il mondo
e certi suoi abitanti
posano la prima pietra
consapevoli
oppure rotolando
e io, estranea,
li misuro dal numero delle successive
gonfia di meraviglia
e di tristezza

(dalla sezione “Incompiuta”)

 

***


Mi chiamo incompiuta
la pioggia ha un cuore che trema
e neppure una lacrima

io non ho cuore
ho un gemito lungo
un pensiero interrotto
senza occhi né bocca né verbo

sono il bordo dal quale mi affaccio

brucia la fronte del vento
delira con me spezzettata

la polvere è il mio testamento

come un lenzuolo annodato
mi contiene
il silenzio,

(dalla sezione “Incompiuta”)

 

***

 

Tolsi l’orologio dal polso
per liberarmi del tempo
e quello mi prese
tutto il corpo

c’è così tanto da mettere a posto

non ce la farò
a morire ordinata.

(dalla sezione “Incompiuta”)

 

***

 

La poesia non ha nome
la poesia
si chiama resurrezione

e io la ricevo
con la gratitudine
che si deve a un dono inatteso

la contemplo

come un fiore di luce
che si schiude
tra le mie mani.

(dalla sezione “Canti in divenire”)

Brani tratti dal libro:

Rita Greco, La gioia delle incompiute, Giuliano Ladolfi Editore, 2021; prefazione di Alfonso Guida.

Rita Greco è nata e vive a Mesagne (Br). Nel 2007 ha pubblicato la raccolta di poesie Perché ho sempre addosso un cielo (Il Filo Edizioni). Diplomata attrice professionista, conduce laboratori di teatro-poesia per bambini. È vicepresidente dell’associazione culturale “Solidea 1 Utopia”. Suoi testi sono stati pubblicati su vari siti e blog, tra cui “Rai Poesia”, “Versante Ripido”, “Poesia del nostro tempo”, “Transiti Poetici”, “Poeti Oggi”, “Bibbia d’Asfalto”.



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