giovedì 8 dicembre 2022

Antonella Castigliano e la sua poesia dell'"oltre"

Un bellissimo e interessante esempio di come l'attività professionale possa contaminare il flusso artistico e creativo di una persona, arricchendo in questo modo la sua inclinazione e dedizione poetica, è sicuramente fornito dalla scrittura in versi di Antonella Castigliano, di Castellammare di Stabia, laureata in matematica e docente nei licei. Dico questo, perché la sua poesia fondamentale, che qui proponiamo, quasi una dichiarazione di poetica, riassume a nostro avviso tutto il progetto poetico dell'autrice, in cui i riferimenti matematici (tendenza, asintoto, infinito...) fanno elegantemente e intelligentemente da schema portante di una poesia che mira essenzialmente al raggiungimento della meta che ognuno di noi, e l'umanità intera, si prefigge: una ricerca continua e progressiva, che forse mai si riuscirà a completare, ma che è necessaria per la nostra quotidiana sopravvivenza. Una ricerca di equilibri, di positività e di pienezza dell'essere, un progettare "oltre" la materialità del contingente, oltre tutti gli ostacoli e le negatività che attanagliano l'animo.

Una poesia da seguire con interesse, quella di Antonella Castigliano, che si snoda fluida, con una schietta leggerezza ma racchiudendo riflessioni e immagini di grande impatto emotivo.


Oltre

 

Bisogna guardare oltre,

oltre lo spazio, oltre il tempo,

oltre i ricordi che attanagliano l’animo.

Oltre la siepe immaginare spazi diversi,

senza tempo,

lì dove il cielo sembra baciare la terra

nella simbiosi imperfetta d’un legame immaginario.

E la mente si perde

nell’immensità dell’infinito, oltre il limite del possibile,

nel punto improprio della sua anima.

Come una curva tende al suo asintoto,

io tendo a te

in una distanza

il cui limite non tenderà mai a zero.

Ci sarà sempre una piccola frazione di tempo,

un minuscolo frammento d’esistenza,

un impercettibile brandello di vita

a tenerci lontani.

Sarà l’incertezza del presente,

la paura del domani,

il ricordo del passato

a tenere il tuo sguardo

al di qua della siepe

con un percorso invalicabile

che renderà vano ogni sforzo.

Un pallone per il paradiso che,

di Archimede memoria,

senza alcuna fatica o sofferenza,

ti trascina oltre,

dove i tuoi sensi ti spingono,

senza giudizio alcuno. Non si può fluttuare

nel mare dei sogni,

senza coscienza dei limiti. Non si può,

per smisurato egoismo, intrecciare l’ordito

ma sempre e sempre poi disfare la tela.

Odissea d’altri tempi,

che mal si addice al mito di Ulisse.

Qui non c’è Ilio,

che ti costringe a lotta d’impari dominio.

Ma la mente rifugge la semplicità

e i sensi vagano

fra i sentieri più tortuosi.

Eppure, mai si perde

la speranza

che lo sguardo voli infine oltre la siepe.

 

Antonella Castigliano risiede a Castellammare di Stabia. Laureata in matematica, è dirigente scolastico di un liceo e di un istituto tecnico. È giornalista pubblicista. Ha pubblicato le raccolte di poesia: Tratti di vita e Iperboli dell’anima. Pescatore di perle è la sua terza raccolta. Ha collaborato alla pubblicazione di altri due testi ma di natura diversa, uno sul corallo ed uno di scienze sperimentali (altro settore).


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