Una poesia da seguire con interesse, quella di Antonella Castigliano, che si snoda fluida, con una schietta leggerezza ma racchiudendo riflessioni e immagini di grande impatto emotivo.
Oltre
Bisogna guardare oltre,
oltre lo spazio, oltre il tempo,
oltre i ricordi che attanagliano l’animo.
Oltre la siepe immaginare spazi diversi,
senza tempo,
lì dove il cielo sembra baciare la terra
nella simbiosi imperfetta d’un legame immaginario.
E la mente si perde
nell’immensità dell’infinito, oltre il limite del possibile,
nel punto improprio della sua anima.
Come una curva tende al suo asintoto,
io tendo a te
in una distanza
il cui limite non tenderà mai a zero.
Ci sarà sempre una piccola frazione di tempo,
un minuscolo frammento d’esistenza,
un impercettibile brandello di vita
a tenerci lontani.
Sarà l’incertezza del presente,
la paura del domani,
il ricordo del passato
a tenere il tuo sguardo
al di qua della siepe
con un percorso invalicabile
che renderà vano ogni sforzo.
Un pallone per il paradiso che,
di Archimede memoria,
senza alcuna fatica o sofferenza,
ti trascina oltre,
dove i tuoi sensi ti spingono,
senza giudizio alcuno. Non si può fluttuare
nel mare dei sogni,
senza coscienza dei limiti. Non si può,
per smisurato egoismo, intrecciare l’ordito
ma sempre e sempre poi disfare la tela.
Odissea d’altri tempi,
che mal si addice al mito di Ulisse.
Qui non c’è Ilio,
che ti costringe a lotta d’impari dominio.
Ma la mente rifugge la semplicità
e i sensi vagano
fra i sentieri più tortuosi.
Eppure, mai si perde
la speranza
che lo sguardo voli infine oltre la siepe.
Antonella Castigliano risiede a Castellammare di Stabia. Laureata
in matematica, è dirigente scolastico di un liceo e di un istituto tecnico. È giornalista
pubblicista. Ha pubblicato le raccolte di poesia: Tratti di vita e Iperboli
dell’anima. Pescatore di perle è la sua terza raccolta. Ha collaborato alla
pubblicazione di altri due testi ma di natura diversa, uno sul corallo ed uno di
scienze sperimentali (altro settore).
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