sabato 6 dicembre 2025

Il "Fruscio di vento" di Antonella Colonna Vilasi

Se la poesia è un modo per esprimere la propria verità, nell’indagare la realtà circostante e cercando di rapportarla al proprio intimo sentire, alle proprie corde emotive, è anche vero che tutto ciò si rafforza, si evidenzia ancora di più quando poi questo sentire lo si esprime utilizzando una scrittura in versi vicinissima alla fonte da cui attingere tali ricerche: mi riferisco alla poesia vernacolare, o dialettale, sempre autentica e ricca di tutte quelle sfumature che nella lingua “ufficiale” sarebbe complicato esprimere, se non con lunghi giri di parole o perifrasi artificiose.
E quindi molto volentieri segnaliamo in questo spazio l’uscita di Fruscio di vento, una interessante raccolta di poesie in dialetto abruzzese, con testo a fronte in italiano, di Antonella Colonna Vilasi, edita da Monetti e con una approfondita prefazione dello stesso Editore.
Riportiamo qui di seguito alcuni brani del libro, sia in dialetto che in italiano, dai quali si evidenzia subito la delicatezza di un verso che, proprio come un fruscio di vento, descrive brevi panorami da cui l’autrice trae riflessioni sui sentimenti e sul senso della vita. La scrittura in dialetto, qui, è particolarmente aderente al paesaggio abruzzese e alla sua realtà ambientale; i testi sono prevalentemente brevi, ma con una intensità di figurazioni e di significati che solo con l’espressione dialettale, come dicevo più su, possono acquistare spessore e schiettezza.
Un’opera letteraria interessante, non solo per il recupero di valori espressivi peculiari, come l’utilizzo del dialetto in poesia, ma anche per l’eleganza e lo stile di una scrittura in versi ricca di figurazioni e di riflessioni sulla vita.

Chiàcchiere

 

Nen te mbrijachème nche le chiacchiere

pe dàrete na scosse

de currènte che te porte a le cosse

lu paradise de le sunne

mbracce all’àngele de tutte le voglie

voglie di vedè lu manne

fàreze avvedà

 


Chiacchiere

 

Non ti preoccupare delle chiacchiere

per darti una scossa

di corrente che ti porta alle cose

il paradiso dei sogni

abbracciato dagli angeli di tutti i desideri

di vedere il mondo

farsi vedere

 

 ***

 

E m’arrive dell’ônne lu sussurre

 

Huarde

véde la réna d’ore e ll’acque azzurre

ci šta n’ariétta dogge

e m’arrive dell’ônne lu sussurre

tra spiagge scuje vàriche

socce e a ogni vvanne

tu sì’ nu bballecòne

da ndo’ lu paradise pu’ huardà

di rèsse nu gabbiane e di vulà

liggìre piane

 


E mi giunge dell’onda il sussurro

 

Guardo

vedo la sabbia d’oro e l’acqua azzurra

c’è un venticello dolce

e mi giunge dell’onda il sussurro

tra spiaggia scogli barche

è bello dappertutto e in ogni posto

tu sei un balcone

da dove il paradiso puoi guardare

di essere un gabbiano e di volare

leggero piano

 

 ***

 

Luntane da ogne remméure

 

Chenosce a ogni vanne

luntane da ogne remméure

nu ragge ncantate de sole

nu cierchie d’ore

tre farfalle che vòlene

uarde ju munne de fore

come dentr’a na vetréine

 

 

Lontano da ogni rumore

 

Conosco un luogo

lontano da ogni rumore

un raggio obliquo di sole

tre farfalle che volano

guardo il mondo di fuori

come all’interno di una vetrina


Antonella Colonna Vilasi, Fruscio di vento, Poesie di Abruzzo, Monetti Editore, 2025

prefazione di Salvatore Monetti

Antonella Colonna Vilasi è professore universitario, scrittrice e poetessa.
Ha pubblicato la silloge di poesie “Itinerari”, Edizioni del faro, 2024, e nel 2025 con Bertoni Editore, nella collana di poesie a cura di Bruno Mohorovich, la silloge “Natura Poiesis”. Ha partecipato a numerose pubblicazioni collettanee di poesia ed è vincitrice di premi letterari e poetici. È stata giurata in concorsi letterari a partire dal 1994, ed è autrice di molteplici saggi. È responsabile di un Centro studi.

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