sabato 28 gennaio 2023

La "rada" poetica di Clarice Spadea

In rada è la recente pubblicazione di Clarice Spadea, per la RPlibri Edizioni di Rita Pacilio, in cui l’autrice esprime, attraverso i componimenti poetici della raccolta, una riflessione importante sul percorso esistenziale di ciascuno di noi, e tante volte considerato anche dai maggiori poeti contemporanei; mi riferisco in particolare al concetto di luogo, fisico ma anche ideale, mentale, dove fermarsi un attimo, interrompendo le quotidiane faccende, impegni e preoccupazioni solite, per dedicarsi maggiormente alla propria intimità, alla propria essenzialità spirituale o meditativa che si voglia. Una sorta di “recupero delle proprie forze” per poter poi affrontare il mondo e la vita con maggiore entusiasmo e lena. Generalmente per indicare questo processo viene metaforicamente utilizzato il porto, l’isola, il luogo che non ha luogo, l’oasi, l’eremo, ed altri ideali simili.
Nel caso della nostra autrice, che da poco si affaccia al mondo della poesia ma già con solide basi e con idee chiare sul suo progetto poetico, è la rada il luogo ideale dove sostare finalmente in serenità, per poter comprendere meglio il mondo, la realtà, le circostanze e il subbuglio emotivo che sempre ci accompagna nel nostro viaggio esistenziale (e i creativi, e i poeti in particolare, ne sono come dicevo i più attenti frequentatori).
La rada è dunque questo luogo ideale, e poetico, dove l’autrice ha la possibilità di interrogarsi e di riflettere, finalmente, su tutto quanto normalmente è offuscato dalle incombenze di una quotidianità frettolosa e superficiale. In rada non c’è vento né tempesta, ma un cielo limpido e sgombro di nubi, segni atavici di speranza per un futuro migliore: “In rada / aspetto / il giorno che verrà”, afferma l'autrice negli ultimi versi della poesia con la quale apre la raccolta. Ed è appunto qui il nucleo essenziale del suo dire poetico: un desiderio di apertura alla speranza, alla libertà di cieli e terre nuove, da affrontare con coraggio e determinazione, traguardati da un angolo di pace e di serenità d’animo come stando in rada.
Tutto ciò, viene cantato dall’autrice con versi ben ritmati, generalmente brevi ed essenziali, diretti, in cui traspare a volte un velo di pacata nostalgia per il trascorso, ma sempre illuminati da una luce di speranza nel divenire.

 

In rada

 

Ho nel cuore

il mare

ma cammino serena

sulla mia terra

che sa

di calli e di salite

ma profuma anche

di boschi

e di anime ribelli.

Ricordo ancora

i sussulti che

tra polvere e detriti

fecero piovere

la notte all’improvviso.

Eppure

fra tremolii e speranze

io sono qui.

E a ridosso

dell’ignoto,

in rada,

aspetto

il giorno che verrà.

 

 ***

 

Vita

 

No, non smetto mai

di volerti,

di cercare

ad ogni risveglio

quel che

mi darai

nel nuovo giorno.

Così anche oggi

io vivo in te

e come te

sarò vento

o forse pioggia,

sarò

albero spezzato

o fiume straripato,

foglia cadùca

o fiore che spunta,

ma che importa,

sono qui,

ora

sono ancora qui

 

 ***

 

Quando s’alza il mare

 

Siamo come pietre

quando s’alza il mare,

ciottoli inermi

risucchiati dai flutti

e trascinati via.

Siamo come sassi,

resistenti ai colpi

ma stancamente arresi

al turbinio di risacca

quando s’alza il mare.

 

***

 

Risposte

 

Sempre protesa

a rincorrere

solo ciò

che esprima il calore

di un fuoco crepitante,

ancora

inseguo risposte

nel silenzio della solitudine,

nello stridìo della cattiveria,

nelle belle anime,

nelle lacrime raccontate.

Nelle tracce,

persino,

di chi

andava via per sempre.

 

***

 

I miei passi

 

Non sono mai sola

nella mia solitudine,

perché cammino nel mondo

e il mondo

cammina con me.

Ed ho

i miei pensieri

che mi seguono,

mi spiegano.

Ho poi

antiche impronte

e inattesi entusiasmi

che mi rischiarano

la via.

Ed ho volti che,

sia pur pochi,

non calpestano

i miei passi,

ma sorridono

di una dolcezza

dimenticata.


(Brani tratti da In rada, di Clarice Spadea, Edizioni RPlibri, 2022)


Clarice Spadea è nata a Taranto ma attualmente vive e svolge la professione d’avvocato ad Avellino. Ha già pubblicato nel 2018 una prima raccolta di poesie e riflessioni dal titolo Ho imparato a guardare il cielo. Collabora da anni con il periodico di attualità e cultura Il nuovo Meridionalismo diretto dall’avv. Generoso Benigni. È altresì autore presso ITV online, Irpinia TV di Avellino, diretta da Franco Genzale.



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