I brani che proponiamo in lettura sono tratti dal suo recente libro Luci, ombre e arcobaleni, prefato da Mariateresa Verona, docente di Lettere, e con una puntuale postfazione di Anna Ruotolo, valente poetessa casertana e nota in ambito nazionale.
Il libro si presenta come un mosaico di preziose riflessioni modulate variamente per stile, forma e significati: ogni testo vive di luce propria, naturalmente, ma nell’insieme si intravede un filo conduttore che unisce intimamente i trentasei componimenti, fino a creare un quadro complessivo compatto, coerente, seppur variegato nei vari temi ed elementi trattati. E sono considerazioni e riflessioni sui rapporti con gli altri e sui propri stati d'animo, sovente soggetti, appunto, a variazioni di umori e di sentimenti (metaforicamente luci, ombre e arcobaleni...), sull’amore, ma anche sul senso della (propria) esistenza, ed inoltre vi troviamo segreti impulsi che muovono in direzione di realtà altre, più schiette ed autentiche umanamente e socialmente.
Ma lasciamo ai lettori affezionati che ci seguono, il compito di aggiungere, se lo vorranno, altri interessanti commenti dopo aver letto i brani qui proposti.
OLTRE LE NUVOLE
Come un’oasi, insperata fonte
nel deserto delle mie inquietudini.
Nell’alba silenziosa, fresca rugiada
posata sui fili d’erba dei miei giorni.
Luce sorridente all’imbrunire,
voce rassicurante a notte fonda.
Se ad occhi chiusi giro in tondo
e mi perdo tra memoria e oblio
riesco ancora a sentire la voce del cuore
che riporta i miei passi lenti e stanchi
sul sentiero sicuro che a te conduce.
LE COSE CHE NON VEDI
Ho camminato in lungo e in largo
sotto i plumbei cieli d’inverno,
sull’arida terra d’estate,
col canto d’uccelli in primavera,
tra le cadenti foglie d’autunno.
Ho cercato invano
la luce e il calore del sole
finché stanchezza ha stretto
le sue spire intorno a me.
Solo allora, chiudendo gli occhi,
ho trovato il sole dentro di me
e, col viso nel sorriso,
ho capito che non quattro
ma una soltanto son le stagioni
quando sei tra le braccia della pace
e pura è l’aria che respiri.
***
PRELUDIO (ANDANTE CON MOTO)
A quelli che mi dicon di seguire
di Poesia le regole e ubbidire
rispondo che io no, non me ne curo
e scrivo versi sciolti in chiaroscuro.
Voglio seguir l'istinto ed il mio cuore
pur sembrando forse un oppositore.
Ai miei pensieri devo dar la voce
come ogni fiume cerca la sua foce.
Ben altra cosa il vero poetare...
questo lo so, ma che ci posso fare?
Quello ch'io scrivo è scritto con amore,
se non poeta sono un minatore.
Scavo nel fondo dei miei sentimenti
cercando le parole confacenti.
E' questo tutto ciò che posso offrire
a chi mi legge e coglie il mio sentire.
PASSAGGIO NOTTURNO
Hai bussato alla mia porta
anche stanotte, t'ho sentita.
Nel mio sonno però
non hai potuto entrare
poiché, in balia di Agripnia,
ancora intento ero a contare
lunghi secondi di silenzio.
Non sei riuscita ad avvolgere
il tuo liso mantello intorno a me,
a trascinarmi via nel tuo regno,
per farmi lì continuare il sonno.
Così ho rivisto l'alba, il primo sole
e un nuovo giorno stiracchiarsi,
mentre sentivo la tua ombra
che da me si allontanava
e il rumore dei tuoi passi inesistenti
dissolversi nel nulla lontano.
So che un giorno tornerai
e so già che toccherà a te vincere
l'ultima partita a scacchi.
Ma fino ad allora, io proverò
a guadagnare altro tempo
e ad aggiungere nuovi soli
e nuove lune a ciò che mi resta.
***
PULVISCOLO
Padre Sole, madre Luna,
dei miei giorni e delle notti
immagine di rinnovate presenze,
parole che riempiono silenzi,
movimento nella fredda stasi.
Ma dei giorni senza sole
e delle notti senza luna,
di questa vita e del mio pensare,
nessuna scelta, né colpa, né rimedio.
L’enigmatico vuoto dell’anima
vola alto sulle ali dell’arcobaleno
mentre io dondolo nell’infinito.
ANTONIO SIMONE è un musicista, compositore, docente di
pianoforte presso il Liceo Musicale Statale “Luigi Garofano” di Capua, sua
città natale. Ha al suo attivo la pubblicazione di cinque CD con musiche per
pianoforte da lui composte ed eseguite. Partendo dalla musica il suo interesse
si estende anche verso altre forme d’arte, principalmente poesia e fotografia.
Non ama definirsi poeta ma piuttosto un inventore di testi poetici o anche,
metaforicamente, un minatore che scava “nel fondo dei sentimenti, cercando le
parole confacenti”, così come descritto nel testo Preludio (Andante con moto),
una sorta di manifesto della sua modalità di scrivere in versi. Il suo esordio
letterario risale al 2020 con la pubblicazione di una breve raccolta di
componimenti poetici dal titolo “L’albero di gelso”.
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