martedì 23 agosto 2022

Oltre la fermata: Antologia di Autori vari curata da Giorgia Deidda

Abbiamo già avuto modo di parlare della poesia della giovane autrice Giorgia Deidda, in una nostra nota apparsa su Transiti Poetici (https://transitipoetici.blogspot.com/2020/11/il-sillabario-senza-condono-di-giorgia.html). Ora la ritroviamo qui, ma in veste di curatrice. È infatti sua la curatela di una interessante Antologia, intitolata “Oltre la fermata. Tra sogno e realtà”, scrivendone peraltro una approfondita prefazione e un’altrettanto forbita postfazione.
Si tratta di una intelligente raccolta di poesie, pensieri, aforismi, narrazioni, di autori che frequentano il Centro Diurno “Il melograno” di Orta Nova, in provincia di Foggia, e risultanti da una lunga frequentazione di un laboratorio di poesia ideato e condotto dalla stessa Deidda. “Il centro diurno “Melograno” è pieno di operatori e di psicologi che riassestano l’equilibrio a volte precario dei pazienti; un continuo controllo amorevole, uno sguardo o una risata, una gita fuori porta.” Così scrive Giorgia nella prefazione, e mi sembra un’affermazione molto sincera e addirittura poetica, nel senso creativo e artistico del termine, per riflettere sulla realtà di persone che sovente hanno bisogno del sostegno psicologico e affettivo per poter condurre una vita “normale”. Quanta creatività, quanta poesia e quanta voglia di vivere si riscontra in queste persone, e il grande merito della nostra brava autrice e curatrice Giorgia Deidda sta proprio nell’aver saputo capire in profondità l’animo artistico di questi autori, di averli compresi uno ad uno, nelle loro peculiarità, ciascuno nelle loro attitudini artistiche e letterarie, di averli incoraggiati, guidati e spronati durante le varie fasi del Laboratorio di scrittura, fino alla realizzazione del libro, che materialmente rappresenta un obiettivo validissimo di alto contenuto umano e letterario.
Oltre la fermata è il titolo metaforico del lavoro antologico, intendendo che è possibile, e non solo per le persone che soffrono di certi disagi psichici e fisici, ma anche per tutti, traguardare oltre il proprio “punto fermo”, la propria stazione, ovverossia la propria fermata (dove magari si attende sempre qualcuno che passi a "prenderci"), e avere il coraggio e la determinazione di andare avanti, di procedere sempre verso il meglio, per sé stessi e per tutti gli altri.
Un plauso particolare alla curatrice, dunque, validissima poetessa anche lei, per aver voluto realizzare quest’opera letteraria utile non soltanto agli autori antologizzati, ma per tutti i lettori sensibili alla poesia e al senso di umanità che ci pervade.

Riportiamo qui di seguito tre testi tratti dall'Antologia, secondo me rappresentativi di tutta l'opera, per quanto ogni Autore abbia espresso il meglio di sé e andrebbero letti tutti.


Nel Centro mi sento trasformato;
i problemi rifuggono
e divento me stesso.
Il punto che scappava via,
riesco a prenderlo,
e la gente mi sembra un formicolio di parole


(Manuel Barbu Marin)

***


Le collane di perle sono il mio essere;
c’è chi le indossa e chi le ha dentro.
Io le amo di tutti i colori;
bianco perlaceo, rosa, azzurro.
Le perle s’incastonano tra il mio cuore
e la mia pelle bianca.
Sanno parlare e comunicare, sanno dialogare.

(Celestina Botticelli)

***

Si fa notte.
Esce il ragazzo col cielo stellato,
sotto l’ombra del destino.
Blu le vele che ormeggiano sul pelo dell’acqua;
felice come oro, tinteggia i bar che lo squadrano.
Il caffè, mattone striato, ravviva i sensi
e lo conduce a casa,
a riecheggiare tra il cuscino e il muro
il vuoto dell’esistenza.

(Gianni Trotta)

***

Il libro è disponibile in formato kindle

1 commento:

Alda Merini vista da Ninnj Di Stefano Busà