Si tratta di una intelligente raccolta di poesie, pensieri, aforismi, narrazioni, di autori che frequentano il Centro Diurno “Il melograno” di Orta Nova, in provincia di Foggia, e risultanti da una lunga frequentazione di un laboratorio di poesia ideato e condotto dalla stessa Deidda. “Il centro diurno “Melograno” è pieno di operatori e di psicologi che riassestano l’equilibrio a volte precario dei pazienti; un continuo controllo amorevole, uno sguardo o una risata, una gita fuori porta.” Così scrive Giorgia nella prefazione, e mi sembra un’affermazione molto sincera e addirittura poetica, nel senso creativo e artistico del termine, per riflettere sulla realtà di persone che sovente hanno bisogno del sostegno psicologico e affettivo per poter condurre una vita “normale”. Quanta creatività, quanta poesia e quanta voglia di vivere si riscontra in queste persone, e il grande merito della nostra brava autrice e curatrice Giorgia Deidda sta proprio nell’aver saputo capire in profondità l’animo artistico di questi autori, di averli compresi uno ad uno, nelle loro peculiarità, ciascuno nelle loro attitudini artistiche e letterarie, di averli incoraggiati, guidati e spronati durante le varie fasi del Laboratorio di scrittura, fino alla realizzazione del libro, che materialmente rappresenta un obiettivo validissimo di alto contenuto umano e letterario.
Oltre la fermata è il titolo metaforico del lavoro antologico, intendendo che è possibile, e non solo per le persone che soffrono di certi disagi psichici e fisici, ma anche per tutti, traguardare oltre il proprio “punto fermo”, la propria stazione, ovverossia la propria fermata (dove magari si attende sempre qualcuno che passi a "prenderci"), e avere il coraggio e la determinazione di andare avanti, di procedere sempre verso il meglio, per sé stessi e per tutti gli altri.
Un plauso particolare alla curatrice, dunque, validissima poetessa anche lei, per aver voluto realizzare quest’opera letteraria utile non soltanto agli autori antologizzati, ma per tutti i lettori sensibili alla poesia e al senso di umanità che ci pervade.
Riportiamo qui di seguito tre testi tratti dall'Antologia, secondo me rappresentativi di tutta l'opera, per quanto ogni Autore abbia espresso il meglio di sé e andrebbero letti tutti.
Nel Centro mi sento trasformato;
i problemi rifuggono
e divento me stesso.
Il punto che scappava via,
riesco a prenderlo,
e la gente mi sembra un formicolio di parole
(Manuel Barbu Marin)
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Le collane di perle sono il mio essere;
c’è chi le indossa e chi le ha dentro.
Io le amo di tutti i colori;
bianco perlaceo, rosa, azzurro.
Le perle s’incastonano tra il mio cuore
e la mia pelle bianca.
Sanno parlare e comunicare, sanno dialogare.
Le collane di perle sono il mio essere;
c’è chi le indossa e chi le ha dentro.
Io le amo di tutti i colori;
bianco perlaceo, rosa, azzurro.
Le perle s’incastonano tra il mio cuore
e la mia pelle bianca.
Sanno parlare e comunicare, sanno dialogare.
(Celestina Botticelli)
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Si fa notte.
Esce il ragazzo col cielo stellato,
sotto l’ombra del destino.
Blu le vele che ormeggiano sul pelo dell’acqua;
felice come oro, tinteggia i bar che lo squadrano.
Il caffè, mattone striato, ravviva i sensi
e lo conduce a casa,
a riecheggiare tra il cuscino e il muro
il vuoto dell’esistenza.
Esce il ragazzo col cielo stellato,
sotto l’ombra del destino.
Blu le vele che ormeggiano sul pelo dell’acqua;
felice come oro, tinteggia i bar che lo squadrano.
Il caffè, mattone striato, ravviva i sensi
e lo conduce a casa,
a riecheggiare tra il cuscino e il muro
il vuoto dell’esistenza.
(Gianni Trotta)
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Il libro è disponibile in formato kindle
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Il libro è disponibile in formato kindle
Nice post thank you Robbin
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