giovedì 20 ottobre 2022

L'originale poesia da "lockdown" di Manuela Forgione

 

Molti sono stati i poeti che, coinvolti direttamente o anche indirettamente dalla pandemia del Covid che ancora un poco imperversa nella nostra vita, hanno scritto su questo doloroso e scabroso tema. Ecco dunque un componimento inerente al contagio e al conseguente regime di confinamento forzato che tutti abbiamo purtroppo sperimentato. L’autrice è Manuela Forgione, di Benevento, classe 1982. Il titolo della poesia è “Il silenzio ha un foglio illustrativo”; la narrazione poetica si snoda con toni di evidente ironia, comparando il silenzio delle costrizioni e delle limitazioni dei movimenti personali che si sono rese necessarie per limitare il contagio, al bugiardino di un medicinale. Poesia originale e arguta, che lascia trapelare un senso di riscatto, di riappropriazione della propria autentica identità, in un mare di superficialità e di egoismo.


Il silenzio ha un foglio illustrativo

 

Si prega di leggere attentamente questo foglio

Prima di aprire la bocca perchè contiene informazioni importanti

Che possono compromettere la vostra salute e di chi vi sta intorno

Il silenzio ha un foglio illustrativo:

Stordire un rumore equivale a rompere un principio attivo

Smontare un suono ha un valore dissolutivo

Nel caos di eventi mutevoli che passano dalla bocca allo stomaco

La sfrontatezza di parole che vagano tra corde vocali e fasce connettive

Di un organo fisiognomico:

Mastico suoni e decibel su nuvole sospese

Di sintomatologie accese e affezioni attese,

Nelle sue indicazioni si raccomanda di utilizzarlo

In dosi bilanciate tra una riflessione e una affermazione

Per chi soffre di personalità narcisistica si consiglia

L’uso moderato prima di ferire potenziali vulnerabili

Per chi soffre di emotività si consiglia l’utilizzo di

Una soluzione a piccole dosi contro l’ipersensibilità

In caso di soggetti iperattivi si consiglia l’assunzione

In compresse ritmiche per evitare il rischio di incidenti impulsivi

 

Il silenzio teme le trappole dei troppo irritabili irascibili

Con le parole lanciate come sassi aguzzi

Talvolta non piaciute da chi assume cautele e precauzioni

Allora Si raccomanda di contare la calma

Di non sparare sulla fiamma dei più deboli.

Sai, essere ridicoli racchiude dei pericoli

Che il silenzio non sa nascondere

Di parole indecorose e taglienti

Che nemmeno un dottore sa diagnosticare

I suoi sintomi sono ricondotti a stati infiammatori

Incandescenti, inibitori dell’apparato emozionale

 

Il silenzio che abbiamo dentro rovista

Qualsiasi squilibrio funzionale

E nei suoi possibili effetti indesiderati

Sa camuffare un pensiero interiore,

In casi molto rari e di sovradosaggio

Sa manifestare un’occulta, velata frustrazione,

Il contenuto dei suoi componenti

Da’ luogo a respiri profondi associati a calma

E concentrazione.

Chi sa di ascoltarlo, di accoglierlo all’interno

Raccoglie il beneficio di interrogarsi dentro

All’alba di un nuovo giorno

Al tramonto di un sole e di un eterno cielo

Contro il tormento che celo e nascondo e che non dimostro.


Manuela Forgione è nata a Benevento nel 1982. Laureata in Sociologia, lavora da circa 11 anni come Responsabile di una Comunità per minori a rischio. La sua passione per la poesia e la lettura nasce dal bisogno di trasmettere e raccontare i propri stati d’animo ed emozioni e veicolare mediante il potere evocativo delle parole i sentimenti più intensi. Attraverso i suoi versi racconta desideri, sogni e amore, l’istinto dei sensi, la contrapposizione tra mente e cuore che sublima il consumarsi dei desideri di tutti gli esseri umani. Per lei, scrivere poesie significa comprendere sé stessi, estrinsecare i più reconditi pensieri senza timore di mettersi a nudo.

 

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