Molti sono stati i poeti che, coinvolti direttamente o anche indirettamente dalla pandemia del Covid che ancora un poco imperversa nella nostra vita, hanno scritto su questo doloroso e scabroso tema. Ecco dunque un componimento inerente al contagio e al conseguente regime di confinamento forzato che tutti abbiamo purtroppo sperimentato. L’autrice è Manuela Forgione, di Benevento, classe 1982. Il titolo della poesia è “Il silenzio ha un foglio illustrativo”; la narrazione poetica si snoda con toni di evidente ironia, comparando il silenzio delle costrizioni e delle limitazioni dei movimenti personali che si sono rese necessarie per limitare il contagio, al bugiardino di un medicinale. Poesia originale e arguta, che lascia trapelare un senso di riscatto, di riappropriazione della propria autentica identità, in un mare di superficialità e di egoismo.
Il
silenzio ha un foglio illustrativo
Si
prega di leggere attentamente questo foglio
Prima
di aprire la bocca perchè contiene informazioni importanti
Che
possono compromettere la vostra salute e di chi vi sta intorno
Il
silenzio ha un foglio illustrativo:
Stordire
un rumore equivale a rompere un principio attivo
Smontare
un suono ha un valore dissolutivo
Nel
caos di eventi mutevoli che passano dalla bocca allo stomaco
La
sfrontatezza di parole che vagano tra corde vocali e fasce connettive
Di
un organo fisiognomico:
Mastico
suoni e decibel su nuvole sospese
Di
sintomatologie accese e affezioni attese,
Nelle
sue indicazioni si raccomanda di utilizzarlo
In
dosi bilanciate tra una riflessione e una affermazione
Per
chi soffre di personalità narcisistica si consiglia
L’uso
moderato prima di ferire potenziali vulnerabili
Per
chi soffre di emotività si consiglia l’utilizzo di
Una
soluzione a piccole dosi contro l’ipersensibilità
In
caso di soggetti iperattivi si consiglia l’assunzione
In
compresse ritmiche per evitare il rischio di incidenti impulsivi
Il
silenzio teme le trappole dei troppo irritabili irascibili
Con
le parole lanciate come sassi aguzzi
Talvolta
non piaciute da chi assume cautele e precauzioni
Allora
Si raccomanda di contare la calma
Di non
sparare sulla fiamma dei più deboli.
Sai,
essere ridicoli racchiude dei pericoli
Che
il silenzio non sa nascondere
Di
parole indecorose e taglienti
Che
nemmeno un dottore sa diagnosticare
I
suoi sintomi sono ricondotti a stati infiammatori
Incandescenti,
inibitori dell’apparato emozionale
Il
silenzio che abbiamo dentro rovista
Qualsiasi
squilibrio funzionale
E
nei suoi possibili effetti indesiderati
Sa
camuffare un pensiero interiore,
In
casi molto rari e di sovradosaggio
Sa
manifestare un’occulta, velata frustrazione,
Il
contenuto dei suoi componenti
Da’
luogo a respiri profondi associati a calma
E
concentrazione.
Chi
sa di ascoltarlo, di accoglierlo all’interno
Raccoglie
il beneficio di interrogarsi dentro
All’alba
di un nuovo giorno
Al
tramonto di un sole e di un eterno cielo
Contro
il tormento che celo e nascondo e che non dimostro.
Manuela
Forgione è nata a Benevento nel 1982. Laureata in Sociologia, lavora da circa
11 anni come Responsabile di una Comunità per minori a rischio. La sua passione
per la poesia e la lettura nasce dal bisogno di trasmettere e raccontare i
propri stati d’animo ed emozioni e veicolare mediante il potere evocativo delle
parole i sentimenti più intensi. Attraverso i suoi versi racconta desideri,
sogni e amore, l’istinto dei sensi, la contrapposizione tra mente e cuore che
sublima il consumarsi dei desideri di tutti gli esseri umani. Per lei, scrivere
poesie significa comprendere sé stessi, estrinsecare i più reconditi pensieri senza
timore di mettersi a nudo.
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