venerdì 6 ottobre 2023

"Lontano dal centro", poesie di Antonio Josef Faranda, RPlibri

Lontano dal centro è il titolo di questa interessante raccolta poetica del giovane Antonio Josef Faranda, edita da RPlibri di Rita Pacilio, sempre attenta e competente nel proporre nuove voci che si distinguono nel vasto mare dell’attuale produzione poetica. Oltretutto, il nostro autore è anche un valente musicista, laureato in chitarra e composizione jazz al Conservatorio di Benevento, il che consolida la sua anima fortemente creativa, dedita con passione, studio e ricerca, a queste due attività artistiche di non sempre facile frequentazione.
Proponiamo qui alcuni testi tratti dalla sua raccolta, in cui si evince la profonda riflessione sul senso dell’esistenza, laddove il “centro”, metafora indovinata di un caposaldo immaginario ma necessariamente granitico, al quale affidare le proprie certezze. In una società che tende a frammentare e ad allontanare da questo “centro” ogni azione e ogni pensiero positivo, in un consesso cosiddetto civile dove l’umanità è ormai precaria e defraudata d’ogni luce divina e tutto precipita nel vuoto delle banalità, il poeta sente, avverte lo smarrimento, ricordando (e ricordandosi!) però del centro, della centralità da cui attingere ancora valori e fondamenti per il buon vivere futuro: “Qui, / nelle mie terre / aride e arcaiche, /proprio qui, incontro il tempo / al buio quando nello spiazzale / mi fermo.”
Un poeta interessante, che fa emergere, con i suoi versi brevi, a volte epigrammatici, il rovello interiore alimentato dalle incertezze e dai dubbi della quotidianità, ma anche la delicatezza e la solarità di un progetto di vita che si ricongiunga al “centro” fondamentale di essa.


Smarrirsi

poi il vuoto

la nube ancora lì

sorta dentro di me

non so quando.

 

Perché fuggi per poi tornare?

Ricordando che sei lì,

con occhi a guardare.

 

 ***

 

Qui,

nelle mie terre

aride e arcaiche,

proprio qui, incontro il tempo

 

al buio quando nello spiazzale

mi fermo.

La luna a pieni occhi

osserva

il mio guardare la vecchia madre

che stende il fresco bucato, ora

curiosa ricambia lo sguardo.

 

La quiete essenza

delle notti d’estate è nell’aria:

un’antica magia ferma il tempo

dipingendo l’istante.

 

 ***

 

È da questa vetta che posso

rincorrere ciò che vedo:

un’azzurra distesa

che non ha fine

né inizio.

 

Echi di mondo abbracciano

evocazioni lontane.

 

Le amate distese del tempo

mostrano i segni.

 

Mutano al loro moto.

 

 ***

 

Tra i denti con dolore

stringo sogni

ma a poco a poco

la vista appassisce.

 

Non riesco a vedere,

per quanto corra

rimango immobile

al punto di partenza.

 

Negli occhi la realtà

svanisce come un vecchio

fantasma stanco di vagare.

Non rimane che un boato

un urlo che si espande

nel vuoto più assoluto.


Testi tratti da:

Antonio Josef Faranda, Lontano dal centro, RPlibri, 2023

Antonio Josef Faranda nasce a Sant’Agata de’ Goti (BN) il 12 novembre 1996.
È poli-strumentista, compositore e produttore musicale. 
Si è laureato in Chitarra Jazz e in Composizione Jazz presso il Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento. Per la sua Tesi di Laurea magistrale ha composto una Suite per orchestra jazz dal titolo “Iter Animae Ad Divina” in cui ha musicato alcuni versi tratti dalla Divina Commedia. Attualmente frequenta il corso di Composizione tradizionale presso lo stesso conservatorio. È operativo presso il suo studio di produzione ad Airola (BN) dove compone, registra e produce i suoi brani reperibili su tutti i digital store con il suo nome d’arte Joseef. 



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