Un periodo storico fortemente influenzato (è il caso di dire!) da situazioni sanitarie coercitive prima, e poi, come se non bastasse, da scombussolamenti geopolitici con minacciose nubi di guerra all’orizzonte incombenti, ha decisamente condizionato lo stato sociale, direi anche la mentalità oltre che le abitudini e le modalità di relazionarsi con gli altri, in ciascuno di noi.
La sensibilità di un poeta non poteva essere distratta da questa particolare situazione di degrado e di affievolimento di quelli che sono i valori chiari, etici e morali, di ogni grande civiltà, a partire come riferimento da quella classica greca e latina, fonte di tante idee e filosofie. Achille Pignatelli è poeta che ha questa grande sensibilità, e proprio attingendo alle fonti della sua formazione filosofica riesce a costruire un impianto poetico credibile e condivisibile, particolarmente orientato alla ricerca di una maggiore luce di equità, di giustizia e di libertà, persino d’amore, che dissolva le nebbie di incertezze e di precarietà nell’attuale società cosiddetta globale; la poesia è per questo il tramite più idoneo e culturalmente valido, perché recita valori al di là di ogni ristrettezza territoriale e geografica, storica ed etnografica: “Resta una parola a testa alta / a difesa della civiltà / contro la barbarie che avanza / contro tutte le ruspe e i daspo, / pilastro del tempio eretto / in onore degli oppressi…”
L’ospite di sé stesso è dunque un aprirsi, un “riaccomodarsi” sulla propria poltrona di casa, ospiti della realtà circostante ma vedendosi al centro e parte integrante di questa, per poter diramare quei valori e quei sentimenti, e proprio con la poesia, linguaggio che travalica le fredde cortine divisorie e mette in contatto diretto i cuori, al di là di ogni plausibile razionale costruzione. La parola poetica, come sempre, anche qui è nutrimento necessario per ogni tipo di umanità.
Old tjikko
Ho seguito il cammino
dell’umanità da fermo
ben dritto e in silenzio
come mi ha fatto la terra.
Ma ho visto il muro di Berlino
il viaggio dell’uomo verso la Luna
il sangue di due guerre mondiali;
c’ero durante la Rivoluzione
Russa, Francese e Americana,
ho visto anche la prima fabbrica
l’energia elettrica e il treno,
e prima ancora il Rinascimento
la stampa dei primi libri, i quadri
le sculture, le chiese e i templi.
Ma ancora prima di tutto questo
ho visto le primissime sillabe
e chissà se ero tra i primi semi
che un giorno l’uomo sparse per terra.
Mi ricordo di ogni cosa
le conservo lungo il corpo,
e in una vita ho capito questo:
la radice è strumento d’armonia.
La fisica dell’acqua
Un corteo segue
la fisica dell’acqua;
nasce dalla miseria, dalle richieste
a cui non si risponde,
e tra le pieghe dell’indifferenza
si raccoglie e si gonfia.
Ogni goccia rimbomba
fino a farsi coro
di una sola voce
e inizia a scorrere
lungo gli argini della città.
E quando si prova a comprimere
quel torrente di domande
con un tappo o una diga
il contenitore si flette e si spacca
in un assordante tumulto
che travolge ogni cosa.
È la fisica del silenzio
a richiedere l’esplosione.
Resistenza
Resta una parola a testa alta
a difesa della civiltà
contro la barbarie che avanza
contro tutte le ruspe e i daspo,
pilastro del tempio eretto
in onore degli oppressi.
Quando ogni crimine è stato compiuto
quando il capitale
viene prima di tutto
non resta che la disobbedienza
non resta che la lotta
non resta che l’amore
e la fratellanza universale.
La dimensione dello spostamento
Spostarsi dal nulla al qualcosa
è autodeterminazione
raggiungere il possibile
e dialogare col reale.
Il movimento è un atto
fondante, infrange la stasi
e ricerca scambi e contatti.
Quanta saggezza sta nell’onda
in quella costanza del moto
che avvolge il mondo intero
e ne lima spiagge e confini,
e l’atto dello spostamento
non conosce periferia
barriere, ghetti e frontiere.
Ogni forma di movimento
è nell’ordine delle cose.
Cemetério
Il mare non è adatto
a un riposo eterno
c’è un costante via vai
la vita s’aggrappa alle
ossa con ostinazione
alghe e piante marine
s’impossessano dei corpi
ne fanno le fondamenta
di strane città sommerse
dove non c’è distinzione
tra la vita e la morte
e in quel groviglio di corpi
non arriva la pietà
né le lacrime dei vivi.
Tra i versi del mondo
Quante cose sono una questione
di luce:
il colore, il sonno,
la lettura e la percezione,
e c’è dialogo tra le cose
nei silenzi
nel brusio confuso.
Tutto è in moto di relazione
tutto palpita e si contrae
scandisce il tempo e l’accordo
il legame con la circostanza.
(Brani tratti da: Achille Pignatelli, L’ospite di sé stesso, Homo Scrivens, 2021; postfazione di Antonio Pirolozzi)
Achille
Pignatelli nasce a Napoli nell'aprile del 1988. Poeta, filosofo e scrittore, è
il direttore artistico della Rivista Letteraria Mosse di Seppia, è un'attivista
dello Scugnizzo Liberato e del Collettivo Nadir. Nel giugno 2019 pubblica la sua raccolta di poesie, I ritorni - Orientarsi tra il suono dello
spazio e la forma del tempo, edita dalla casa editrice Homo Scrivens e con
prefazione di Silvio Perrella, e lo
stesso mese partecipa a SE, la IV edizione della sezione
letteraria del Napoli Teatro Festival. Nel giugno 2020 la raccolta riceve la
menzione della critica del Premio L'Iguana
e il II posto del concorso Talenti
Vesuviani nella categoria Poesia edita.. Ha presentato la sua raccolta di
poesie nel foyer del Teatro Diana, nel foyer del Teatro Bellini, al Palazzo
delle Arti di Napoli e nella sala Mattia Preti dell'Istituto Italiano per gli
Studi Filosofici e le sue poesie sono state pubblicate su La Repubblica Napoli,
antologie di autori vari, riviste e blog letterari. Da gennaio 2021 cura la
rubrica Anteprima Poetica per la casa editrice Homo Scrivens e , sempre con
Homo Scrivens, ad Aprile 2021 pubblica il romanzo breve, sotto forma di ebook
gratuito, Cronache dall'anno zero, lo
stesso anno diventa direttore editoriale della collana di poesia (prima
Arti-Poesia e poi, InPoesia) della casa editrice Homo Scrivens. Nell'ottobre
del 2021 pubblica L'ospite di sé stesso,
raccolta poetica che chiude il Ciclo
della stella a otto punte. È il referente campano del movimento letterario
Rinascimento Poetico.
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