Per la rubrica "Le note degli Ospiti" pubblichiamo qui di seguito una lettura critica di Valeria Serofilli sulla recente raccolta di Mariafrancesca Mela, Alla luce del sole, RPlibri 2023.
La luce come archetipo di vita, di nascita, di crescita, di evoluzione e di fine. La luce ha senso e misura solo se si concepisce il suo contrario, il buio. Le poesie di Mariafrancesca Mela sono scritte con la cura, l’attenzione e direi la devozione che si riserva a ciò che riveste un ruolo sacrale, in virtù di una presenza costante nelle varie fasi, nelle stagioni del tempo, del mondo e dell’uomo. A fianco all’evoluzione del pianeta che lo ospita, la luce accompagna la crescita di ogni individuo, dallo stato di feto fino alla maturità e oltre, in un ciclo che tutto comprende, non solo dal punto di vista materiale ma anche con tutte le implicazioni affettive e psicologiche ivi connesse. Mente e cuore vivono di luce e delle varie sfumature e chiaroscuri che le passioni umane, in particolar modo l’amore, sanno generare.
Una costante in tutte le poesie di questa raccolta e in tutte le sezioni che la compongono è l’umano errare.
Errare è un verbo che, in modo significativo e simbolico, si può leggere in due accezioni diverse: vagare e sbagliare. Quella più naturale e immediata è la prima, il viaggio dalla nascita alla morte, dalla luce al tramonto. Ma anche l’errore è un momento in cui si perde la luce della ragione e si arriva ad un momento di crisi, di negazione del sé che solo il ritorno del chiarore, della nitidezza, del coraggio, possono restituire.
Una raccolta intensa, forte e suggestiva, dolce e vivida, questa di Maria Francesca Mela. Il suo stile e le sue fonti di ispirazione affondano le radici nel mondo classico ma trovano nel presente l’urgenza del dire che conduce ad un dettato assolutamente coinvolgente e ricco di spunti di riflessione e suggestione.
Valeria Serofilli
“Autori allo specchio” presso SMS Biblio di Pisa, 15.12.2023
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