Nella lunga e intensa attività artistica e creativa, ci si
adopera sovente a ricercare nuove e originali forme espressive che in qualche
modo possano ribadire e valorizzare ulteriormente la propria impronta, la propria esperienza
nel mondo variegato dell'arte e della letteratura. È proprio questo il caso
di Salvatore Violante, poeta, saggista e critico rinomato non solo nella sua
Terzigno e nel vesuviano, dove abita e svolge la sua intensa attività
letteraria, ma sicuramente in ambito nazionale se non internazionale. Ma
parliamo soprattutto della sua poesia: una poesia che incide e sferza, a volte
denuncia, a volte dice con ironia, ma sempre traendo spunto dal subbuglio
interiore che tende a manifestarsi esternamente ricreando con la materia oscura
e fermentante l'opera d'arte poetica genuina e giusta nella sua eticità: così
come dal magma vulcanico, che è alla base comune dello stare suo e di tanti
altri artisti del medesimo luogo, ne può sortire una costruzione nuovamente
fertile, positiva e illuminata. La terra, il Vesuvio, l'anima che rinasce, che
deve rinascere dalle ceneri delle negatività, dalle indigenze e dalle ingiustizie,
è la base di partenza del suo discorso poetico, che le accoglie e le traduce in
versi il cui ritmo richiama quello delle antiche e sacre tradizioni popolari,
un valore inestimabile arduo da considerare e da trattare in poesia.
In questo volumetto davvero originale, intitolato "La
ballata del tempo a ritroso", Salvatore Violante dedica 9 poesie ad un
periodo particolare del suo trascorso lavorativo e artistico, riproponendo
lacerti, ricordi, riflessioni, storie ambientate nelle località abruzzesi dove
il nostro poeta ha vissuto e operato. Ma l'originalità e la preziosità di
questa nuova opera artistica e letteraria, consiste soprattutto nella veste
tipografica e, cosa ancora più importante, nell'integrazione pittorica del
Maestro Luigi Franzese: un altro valente e noto artista conterraneo di
Salvatore Violante, anch'egli molto attivo e impegnato nel campo della pittura,
particolarmente apprezzato per le sue opere che richiamano il Vesuvio e la
relativa metafora del magma ricreante e rinnovante. Il libretto di Salvatore
Violante è infatti arricchito da altrettante 9 tavole pittoriche di Luigi
Franzese, una per ogni poesia, ed è stato realizzato a forma di pieghevole,
stampato e pubblicato da IL LABORATORIO/le edizioni di Nola, in 100 esemplari
numerati contenuti in una semplice ma artistica custodia di cartone. Una breve
ma intensa ed esplicativa nota critica di Mimmo Grasso completa e valorizza
ulteriormente questo interessante e gradevolissimo libretto.
Nel ringraziare dunque Salvatore Violante per averci donato
la possibilità di gustare insieme i suoi versi e le opere di Luigi Franzese, e
augurandogli sempre maggiori e meritati successi in campo letterario e poetico,
proponiamo qui di seguito un breve estratto dalla raccolta "La ballata del
tempo a ritroso", affinché gli amici che ci leggono possano aggiungere
altri eventuali graditi commenti.
2.
Ricordo le campagne elettorali:
a Pesche: case sbattute come sassi alla parete
o a Carpinone alta col castello
che dominava d'ombra i sottostanti.
In quelle case c'era gente mite:
e scagliavano sassi per paura
dicevano di noi una bestemmia,
ladri di roba, ladri d'intenzioni.
Erano donne d'ogni condizione
e vecchi maschi in piedi sul bastone.
4.
Quell'anno a Isernia organizzai una mostra
nello slargo dinanzi alla stazione.
M'ero industriato
a dare vita in foto a quel contado, e
a quel pugno di case in pietra strette
con lastre di lavagna a far da tetto,
ai loro amici. Ai muli.
7.
Dieci chilometri… poi la risalita
di nuovo la vecchina sopra le ossa:
tornava dall'argilla di quell'orto:
al braccio fave e stenti e la fatica,
per la capra.
Guardavo con sorpresa, il risalire
di lei senza nessuna percezione.
Salvatore Violante è nato nel 1943 a Boscotrecase, vive ed
opera a Terzigno (Na). Ha pubblicato diversi libri e saggi su riviste e antologie. Ha collaborato con: Il giornale di Napoli, La voce della
Campania, Dossier Sud. Attualmente collabora con articoli, racconti e saggi con
Il Gazzettino Vesuviano, Secondo Tempo e Il Vesuviano.
Tra i numerosi libri di poesia ricordiamo: Moti e Terremoti (L'Arzanà – Il
Piombino, 1984); Punto e a capo
(Marcus Edizioni, 2007); Sulle tracce
dell'uomo (Marcus Edizioni, 2009); La
meccanica delle pietre nere (Ediz. CFR, 2013); Itinerario di versi diversi (Pagine, 2013); la raccolta bilingue Enchanted Anguish (Gradiva Publications,
2017).
Grazie Peppe, amico mio: per la tua generosa lettura. Io stento sempre a prendere troppo sul serio le note degli amici poeti perchè non so mai fino a che punto siano condizionati dall'affetto amicale, specialmente in tempo di covid 19. Forse per questo ho apprezzato moltissimo quella di Linguaglossa che non conosco di persona.
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