giovedì 2 aprile 2020

"La ballata del tempo a ritroso" di Salvatore Violante: una perfetta osmosi tra arte e poesia


Nella lunga e intensa attività artistica e creativa, ci si adopera sovente a ricercare nuove e originali forme espressive che in qualche modo possano ribadire e valorizzare ulteriormente la propria impronta, la propria esperienza nel mondo variegato dell'arte e della letteratura. È proprio questo il caso di Salvatore Violante, poeta, saggista e critico rinomato non solo nella sua Terzigno e nel vesuviano, dove abita e svolge la sua intensa attività letteraria, ma sicuramente in ambito nazionale se non internazionale. Ma parliamo soprattutto della sua poesia: una poesia che incide e sferza, a volte denuncia, a volte dice con ironia, ma sempre traendo spunto dal subbuglio interiore che tende a manifestarsi esternamente ricreando con la materia oscura e fermentante l'opera d'arte poetica genuina e giusta nella sua eticità: così come dal magma vulcanico, che è alla base comune dello stare suo e di tanti altri artisti del medesimo luogo, ne può sortire una costruzione nuovamente fertile, positiva e illuminata. La terra, il Vesuvio, l'anima che rinasce, che deve rinascere dalle ceneri delle negatività, dalle indigenze e dalle ingiustizie, è la base di partenza del suo discorso poetico, che le accoglie e le traduce in versi il cui ritmo richiama quello delle antiche e sacre tradizioni popolari, un valore inestimabile arduo da considerare e da trattare in poesia.
In questo volumetto davvero originale, intitolato "La ballata del tempo a ritroso", Salvatore Violante dedica 9 poesie ad un periodo particolare del suo trascorso lavorativo e artistico, riproponendo lacerti, ricordi, riflessioni, storie ambientate nelle località abruzzesi dove il nostro poeta ha vissuto e operato. Ma l'originalità e la preziosità di questa nuova opera artistica e letteraria, consiste soprattutto nella veste tipografica e, cosa ancora più importante, nell'integrazione pittorica del Maestro Luigi Franzese: un altro valente e noto artista conterraneo di Salvatore Violante, anch'egli molto attivo e impegnato nel campo della pittura, particolarmente apprezzato per le sue opere che richiamano il Vesuvio e la relativa metafora del magma ricreante e rinnovante. Il libretto di Salvatore Violante è infatti arricchito da altrettante 9 tavole pittoriche di Luigi Franzese, una per ogni poesia, ed è stato realizzato a forma di pieghevole, stampato e pubblicato da IL LABORATORIO/le edizioni di Nola, in 100 esemplari numerati contenuti in una semplice ma artistica custodia di cartone. Una breve ma intensa ed esplicativa nota critica di Mimmo Grasso completa e valorizza ulteriormente questo interessante e gradevolissimo libretto.
Nel ringraziare dunque Salvatore Violante per averci donato la possibilità di gustare insieme i suoi versi e le opere di Luigi Franzese, e augurandogli sempre maggiori e meritati successi in campo letterario e poetico, proponiamo qui di seguito un breve estratto dalla raccolta "La ballata del tempo a ritroso", affinché gli amici che ci leggono possano aggiungere altri eventuali graditi commenti.




2.

Ricordo le campagne elettorali:
a Pesche: case sbattute come sassi alla parete
o a Carpinone alta col castello
che dominava d'ombra i sottostanti.
In quelle case c'era gente mite:
e scagliavano sassi per paura
dicevano di noi una bestemmia,
ladri di roba, ladri d'intenzioni.
Erano donne d'ogni condizione
e vecchi maschi in piedi sul bastone.


4.

Quell'anno a Isernia organizzai una mostra
nello slargo dinanzi alla stazione.
M'ero industriato
a dare vita in foto a quel contado, e
a quel pugno di case in pietra strette
con lastre di lavagna a far da tetto,
ai loro amici. Ai muli.


7.

Dieci chilometri… poi la risalita
di nuovo la vecchina sopra le ossa:
tornava dall'argilla di quell'orto:
al braccio fave e stenti e la fatica,
per la capra.
Guardavo con sorpresa, il risalire
di lei senza nessuna percezione.


Salvatore Violante è nato nel 1943 a Boscotrecase, vive ed opera a Terzigno (Na). Ha pubblicato diversi libri e saggi su riviste e antologie. Ha collaborato con: Il giornale di Napoli, La voce della Campania, Dossier Sud. Attualmente collabora con articoli, racconti e saggi con Il Gazzettino Vesuviano, Secondo Tempo e Il Vesuviano.
Tra i numerosi libri di poesia ricordiamo: Moti e Terremoti (L'Arzanà – Il Piombino, 1984); Punto e a capo (Marcus Edizioni, 2007); Sulle tracce dell'uomo (Marcus Edizioni, 2009); La meccanica delle pietre nere (Ediz. CFR, 2013); Itinerario di versi diversi (Pagine, 2013); la raccolta bilingue Enchanted Anguish (Gradiva Publications, 2017).




1 commento:

  1. Grazie Peppe, amico mio: per la tua generosa lettura. Io stento sempre a prendere troppo sul serio le note degli amici poeti perchè non so mai fino a che punto siano condizionati dall'affetto amicale, specialmente in tempo di covid 19. Forse per questo ho apprezzato moltissimo quella di Linguaglossa che non conosco di persona.

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