mercoledì 16 maggio 2012

Le "meditazioni al femminile" di Michela Zanarella

Una poesia sincera, aperta alla vita e all'amore, quella di Michela Zanarella, giovane poetessa padovana ma già esperta nel manipolare la parola poetica, per trarne la migliore forza espressiva. Sono "meditazioni", quelle che qui presentiamo, tratte da un libro edito che avrà sicuramente fortuna, che si soffermano sulla vera essenza della vita e sulla plasticità e bontà delle immagini, del proprio mondo intimo come di quello esteriore.
Abbiamo scelto alcuni suoi testi, tratti appunto dalla raccolta edita "Meditazioni al femminile" (Sangel Edizioni), nella certezza che i molti amici lettori vorranno esprimere un loro spassionato commento.



LAPILLI  DI  VITA

In queste ossa
viaggio
e insieme mi porto
lapilli di vita.
Scavo calore
consumo il fiato,
amo.
Voglio andare
con la pelle
a restare magia
nel destino.
Voglio esplodere
di te
e sapere il sapore
del mare.

INSIEME OLTRE

Sogno un altrove,
un respirare
nuvole ed eterno
a nutrirela schiena
di vapori ancora intatti,
ancora nostri.
Insieme oltre gli schemi della fine,
ci spingeremo alati
sulle assi del tempo,
come a scoprirci nudi
per la prima volta,
nervosi d'amore,
pronti a scavare intimità
d' acque e universo.
Non svaniranno le falangi
in fiamme,
non morirà il sudore avido
di gioco,
consumeremo il cielo
gocciolando innamorati sui marciapiedi
del destino.
Fradici di sensi
esisteremo anche
dove assente è l'infinito.

MONGOLFIERE

Una lacrima cresce tra le mani,
diventa fiume in corsa nelle vene
appena ti allontani.
Non vivo senza il chiaro dei tuoi risvegli,
quando mi baci prima di partire
e stringi il cuscino per annusare l’odore
che ci ha unito nell’infinito.
Ho ascoltato il canto delle serrature
fingendo che fosse solo musica,
ho visto il tuo sorriso svanire
dietro gli angoli d’uno sbadiglio.
Dormo ancora.
Appari dentro i colori d’un arcobaleno
voli nelle mongolfiere dell’anima,
spargi coriandoli di vita dalle sponde del cielo,
accompagni un bimbo al parco della giovinezza,
un uomo abbracciato alla propria immagine
che gioca con palloni di luce
nelle strade bianche della libertà.
Il sogno respira la mia mente.
Trovo una pagina di terra da riempire,
scrivo col fiato qualche domanda,
chiudo gli occhi
e parlo di te alla solitudine.

E  RESTIAMO  COME  VELE

Davanti a noi il cielo accantona
nuvole e lontananza,
soli di ghiaccio e panni rossi.
La vita è lì
che ci scorre negli occhi
e nelle vene
tra grossi dubbi e silenzi.
Suonano i passi
dellerughe che scrivono
il tempo dentro e fuori
le carni.
Ci avvolge la notte,
la furia del giorno
una terra materna
ed un mare che sfila sussurri
dondolante.
E restiamo come vele
ad aspettare che si spogli
un sorriso all'orizzonte.




PADRE

Padre,
mi vanto del colore e del suono
che ridendo rincorri
per stagioni e grembi di luce.
Dico alla pelle
quanto entrambi affondiamo radici
in estro e città.
Occupi sempre più
il profondo del mio giocare alla vita,
quello spazio di somiglianza calda
alle vetrine di un sogno.
In parte nel tuo asfalto di uomo
cerco vapori d'eterno orgoglio,
quel silenzio che so
veliero di grande calore.


SCARTAFACCI DI VITA
(a Pier Paolo Pasolini)

Nelle fragilità del tempo,
tra miserabili scartafacci di vita
è ancora umano
amalgamare parole e coraggio
al costato
di un glicine e ad obliqui occhi
di città.
Pier Paolo, patimento oscuro
è dentro le vestali del tuo quartiere
e nel ciclo di pietre assorte
a diventare silenzio.
Tradito come un autunno
in maledizione
è stato il tuo canto di verità.
Non si accorsero che assassinando
un guscio secolare di saggezza
estirpavano fiore universale di poesia.

DEI TUOI NAVIGLI
(ad Alda Merini)

Era bacio maledetto
quell'arteria di luce
chiusa nelle ultime saggezze
di novembre.
Quello sguardo ingordo di poesia
svaniva dietro impulsi astratti
d'autunno.
La morte molestò ilsuono
dei tuoi Navigli,
sconvolse il verde dei tuoi respiri.
Alda, io in te cerco radice ai miei silenzi,
sogno riparo ad un equivoco di solitudini.
Intorno a una grandezza di ciglia
e orizzonti,
i miei umili spiragli d'istinto scapigliato
come intoccabili destini
alla tua memoria concedo.

MEDITAZIONI AL FEMMINILE

Mi scopro
in una gradevole epidermide
insieme ad arterie e volontà preziose.
Non mi curo del tempo
e del silenzio
che entrano come pioggia.
Il cielo e l'amore
appagano il mio fiato
dopo un privilegio
divino alla vita.

Michela Zanarella, poetessa, scrittrice, giornalista, ama la letteratura e l'arte in ogni sua forma ed espressione. E' nata a Cittadella (Padova).
Inizia a scrivere poesie nel 2004 e scopre un talento naturale nella espressione della vita in versi.
Ottiene alcuni risultati nel campo della poesia come le menzioni di riconoscimento nei concorsi Beniamino Capparelli nel 2005 e Don Luigi Riva di Varese.
Ottiene pubblicazioni in diverse antologie di poesia a tiratura nazionale.
Pubblica una sua prima raccolta di Poesia dal titolo Credo con L'associazione culturale MeEdusa. La raccolta ottiene un buon riconoscimento popolare con una tiratura di mille copie.
Partecipa attivamente alla diffusione della poesia sia come mezzo di comunicazione sia come elemento di dibattito tra i giovani.
Tra le sue passioni troviamo la letteratura internazionale con particolare interesse per la letteratura francese, lo studio dei grandi pittori della storia, i viaggi e la conoscenza di nuove culture. E' stata ospite alla trasmissione radiofonica di Rosanna Perozzo su Radio Cooperativa a Padova.
Alcuni articoli sono presenti su quotidiani quali il Mattino di Padova, il Gazzettino di Padova, il Padova, la voce dei Berici.
Ha partecipato alla trasmissione televisiva "Poeti e Poesia" di Elio Pecora su Televita, a Roma.
Risvegli, ed. Nuovi Poeti, è la sua seconda raccolta poetica.
Ha ottenuto il primo posto assoluto al premio"Calogero Rasa" di Palermo, secondo posto al premio "L'aquilaia", Grosseto, secondo posto al premio "Invito alla poesia" di Trieste, menzione speciale al premio "Irpinia mia" di Avellino.
Ha iniziato a scrivere i primi racconti nel gennaio 2008.
Ha collaborato alla realizzazione del libro "Solitudini dentro" di Carmen Tomasi, ed. Nuovi Poeti.
Nel 2009 ha ottenuto menzione di merito nel concorso internazionale poesia e immagine "Marco Pantani", si è classificata al terzo posto al "Premio Animo Animale" di Pordenone, primo posto al Premio "Anime e luci 2008", a Padova, secondo posto al premio "La Rondine", di Trento.






11 commenti:

  1. Adoro la poesia Ai tuoi navigli...splendida..come tutte le tue opere del resto.
    grazie infinite Gioia

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  2. giuseppe Cataldi (capodiluce)17 maggio 2012 alle ore 11:40

    Rinventare, riaccostare, ridisegnare connessioni,fra le parole, fra i gesti descritti, anche con la punteggiatura e tutto in un'armonica musicalità così spontanea da sembrare semplice diretta: quando leggo le Sue liriche ogni volta, sembra vivere in un mondo parallelo dove le connotazioni drammatiche non hanno senso perchè la sensualità governa ogni slancio, è un pane caldo saporoso e sapido, un setoso ed elastico seno su cui appoggiare il capo...non vorrei mai smettere ed allora rileggo e scopro nuove armonie.

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  3. Poesie che ritraggono la vita in ogni sua sfaccettatura, spaziando su più temi ne emerge una profonda sensibilità dallo stile raffinato e seducente. Facile restare ammaliati dai versi di queste poesie che come soffi d'infinito si posano sul cuore di chi legge.
    Grazie Michela.
    Anna Laura Cittadino.

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  4. Complimenti Michela per le tue "meditazioni" che sono superlative. Vai sempre avanti e non fermarti mai. Un abbraccio affettuoso con stima da Alessandro SPINA.

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  5. Da ex ciclista e fan di Pantani, dopo aver letto le tue splendide poesie, leggere per me il nome di Pantani è stata quasi un'assonanza perché Pantani era poesia nello sport... brava Michela, continua così che sei bravissima e stai ricevendo tanti apprezzamenti e ottime recensioni!

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  6. Perso nelle mie nere spire di cinismo, portato a osservare della vita più il male che il bene, ogni tanto ho bisogno di Michela. Non di lei in carne e ossa, ma di ciò che più ne trasmette corpo, cuore e anima. Come quelle mongolfiere da cui spargere coriandoli di speranza, come la luce che le sue parole infondono, come la sofferta bellezza di una lontananza o di un'assenza. Quelle cose che riconciliano con la faccia luminosa della vita.

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  7. Una poesia ricca, sensuale e attraversata da una luce particolare che sublima la carnalità di certe sue espressioni.
    Il lessico è ampio, la "tecnè" padroneggiata e sicura, metafore di livello, una sensibilità che parte al femminile per arrivare all'universale.
    Pur non amando, personalmente,le poesie dedicate a qualche grande nome, ho, comunque, apprezzato il senso della misura e la grande partecipazione emotiva che questa brava autrice, ha messo nelle parole che ha indirizzato verso Pasolini, Merini, Pantani, vite e personalità diversificate e, diversamente toccate dalla tragedia.
    Un caldo augurio di tante gratificazioni.
    Flora Restivo

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  8. Vi ringrazio tutti per le parole che avete espresso verso la mia poesia, sono commossa e sinceramente felice di potervi regalare "qualche" emozione in versi. Siete la mia energia positiva!Michela.

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  9. Carissima e dolcissima Michela!
    la tua poesia abbraccia il segreto di un'anima e contempla la magia della vita, di ogni affetto e dell'amore non soltanto intimo soprattutto universale, che riguarda ognuno di noi. Nei tuoi versi leggo note profonde che volano nel nostro cuore per scoprirne fragilità e resistenze nascoste.Il tuo stile ricercato e semplice allo stesso tempo, scorre con freschezza e si distacca dalla comune poesia, perché vissuto in ogni suo tono. Brava, poetessa moderna? Direi piuttosto che le tue poesie racchiudono tutti i sospiri della più antica e maggiore poesia greca e latina che tu riesci a trasformare in moderna con la sapienza del tuo grande cuore!
    Continuerò a seguirti e leggerti con rinnovata curiosità.
    Ti abbraccio
    Susanna

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  10. La poetica di Michela Zanarella è un affresco di immagini vivide e potenti che stimola il lettore e lo induce a riflettere.
    Il suo è un talento tutto da scoprire e Meditazioni al femminile, il suo ultimo libro, non smentisce le sue capacità, ma anzi fa sperare in nuove altre opere di grande pregio.

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  11. Con piacere trovo qui Michela Zanarella che conosco personalmente e stimo. Molto intenso questo suo canzoniere d'amore che esplora da una sua propria e originale visuale interiore un tema, quello dell'amore, su cui tanto è stato detto e scritto ma che sempre mostra la sua inesauribilità. L'amore sì, ma con un occhio puntato anche sulla realtà che ci circonda. Un saluto caro a Michela e a Giuseppe. Lucianna Argentino

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Alda Merini vista da Ninnj Di Stefano Busà