domenica 14 gennaio 2018

La "semplicità dell'immenso" negli haiku di Paola Venezia

La grandiosità della Poesia è che essa, sovente, può manifestarsi sotto varie forme. Naturalmente, ciò può essere vero se si estende il concetto di "poesia" al di là degli schemi e dei canoni che abitualmente le attribuiamo. Così "poesia" può essere un fiore bellissimo e profumato, meraviglia della natura che ispira delicatezza, bontà, luce e colori. Ma tornando alla "poesia" scritta, quella che di solito trattiamo e conosciamo, troviamo spesso delle modalità espressive un po' diverse, che si allontanano alquanto dal noto schema dei versi che si susseguono l'uno dopo l'altro, con un ritmo, una musicalità e una struttura propria. Parliamo degli "Haiku", una breve forma di componimento poetico, nata in Giappone più di tre secoli fa, che si configura in una successione di tre brevi versi.
Fatta questa premessa, necessaria per introdurre Paola Venezia e i suoi haiku che compongono il libro "L'immenso è semplice", per le Edizioni RPlibri, possiamo inoltrarci con qualche ulteriore dettaglio nel bellissimo e originale mondo poetico, anzi degli haiku, della nostra autrice.
La prima impressione che si prova leggendo il libro è la delicatezza delle espressioni, il loro colorito e la loro capacità di "spiazzare" il lettore giusto al terzo verso conclusivo: l'ultimo verso è infatti sempre, in qualche modo, comprensivo, riassuntivo, esplicativo di una situazione o di un concetto, una proposizione sulla natura, sul mondo, sull'esistenza, sull'amore. "Fiori di lavanda / tra antiche rovine / un po’ di vento": quel poco di vento che avvolge la scena per intero, la completa e crea l'immagine dei fiori tra le antiche rovine, ne riproduce persino il profumo…"Scrivo leggera / di pensieri rondine / oplà": ecco il "salto" conclusivo, onomatopeicamente indicato con "oplà", di una tensione verso la libertà, di un'apertura verso la leggerezza del tutto.
E leggeri sono gli haiku di Paola Venezia, preziose gemme di sapere, filosofie minime ma non minimaliste, anzi, sintesi coraggiose di pensieri sopraffini, delicati e ricchi di una vitalità e di una icasticità notevoli.
L'universo immenso è uno stato complesso, ma lo stesso immenso è "semplice" negli haiku di Paola, nel senso che, grazie a loro, questa immensità si rivela, si manifesta, nella sua soavità, nel suo amore, nella sua naturale e genuina verità, fondamento e fine di ogni cosa.
Riportiamo ora qui di seguito solo alcuni haiku, per offrire ai lettori qualche altro spunto di riflessione, invitando però tutti gli amici che ci seguono a procurarsi in libreria questa bellissima pubblicazione della RPlibri.



oggi il sole
annaffia i sorrisi
è giardiniere


l’attimo in cui
sboccia una poesia
è colpo di vento


nessun dove
è fertile di luce
quanto il silenzio


collo di cigno
punto di domanda
tra terra e cielo


nel mio giardino
luna hai partorito
meraviglia



Testi tratti dal libro "L'immenso è semplice", di Paola Venezia, RPlibri, 2017

1 commento:

  1. Ho letto la presentazione entusiastica di questo libro, presentazione che però non trova rispondenza nella maggior parte degli scritti riportati.
    Molti dei componimenti citati, infatti, non sono nemmeno definibili haiku, sono dei pensieri, delle massime, degli aforismi, ma non sono haiku.
    La poetica Haiku ha caratteristiche importanti e ben definite, caratteristiche che vanno rispettate, altrimenti si può scrivere poesie o massime ma non si dovrebbe scomodare una poetica così affascinante e complessa.
    Saluti
    Tommaso

    RispondiElimina

Alda Merini vista da Ninnj Di Stefano Busà