Con Implicita missione Claudia Piccinno tocca vari aspetti del dire poetico, offrendo al lettore una gamma piuttosto esaustiva della sua potenzialità e modalità espressiva. Il libro infatti è suddiviso in quattro sezioni: “Poesie varie”, “Haiku”, “Tautogrammi” e “Dediche”; le quattro parti però, pur differenziandosi per la modalità strutturale, appunto, si integrano vicendevolmente evidenziando la tematica complessiva di tutta la raccolta, e cioè l’attenzione dell’autrice nei confronti della natura e dei sentimenti, con osservazioni anche minime delle cose e dei valori, nella quotidianità.
In particolare Claudia Piccinno, in questa raccolta, mostra di possedere tecniche di scrittura poetica davvero elevate, se si pensa, ad esempio, agli haiku, ma soprattutto ai testi della sezione “Tautogrammi”, dove riesce, con rara efficacia, a costruire versi che utilizzano sempre la stessa lettera, fornendo comunque un senso e un significato complessivo sorprendente.
La poesia è indagine e raccolta di messaggi provenienti dalla realtà che ci circonda, anche da quella nostra interiore, però le varie modalità espressive, le tecniche di scrittura, gli stili, le forme, sono prerogativa di quei letterati e poeti che conoscono molto bene la materia e da anni la frequentano. Claudia Piccinno è sicuramente tra questi.
L’ossessione delle
radici
Visioni del sud
nella nodosa corteccia
degli ulivi
frammenti di luce
in comode rate
a colmare gli abbracci inevasi.
Un libro, un taccuino, un caffè
fan da cornice
a quest’elioterapia del ritorno.
Non c’è scadenza, né vuoto a rendere
in quest’ossessione delle radici.
Incerte verità
Il silenzio scosso dai singulti
di una lavastoviglie nottambula
compete col buio a intermittenza
di un addio.
Siamo in un limbo di decreti
a fremere per un buon esito
di questo isolamento.
Arruolati nell’e-commerce
non distinguiamo l’utile dal dilettevole.
Medusa è lo schermo
che pietrifica il sorriso
combinando i pixel
a mistificare miti
edulcorando immagini.
Smarrito l’odore di un abbraccio
abusiamo di inutili parole
per sopperire ai gesti di prossimità
veicolando incerte verità.
(dalla sezione “Poesie varie”)
Donne col burka
pensieri trattenuti
al guinzaglio.
Soffia la guerra
quando non si usa più
l’alfabeto.
Poesia cresce
se ascolti gli altri
senza parlare.
(dalla sezione “Haiku”)
In s
Silenzio saliva sulla scarpata,
Solitario sibilo strisciava
sotto suole scomposte.
Solita storia senza sbocco
- stemperava sua sorella -
sottacendo soprusi
sinceri saluti, signorsì
soliti ossequi.
Supero e scordo serpi setose.
Sento sinceri solo soldati severi,
sfuggo superaffaccendate sedicenti
[scrittrici,
sindromi… sovraesposizione,
saccenti soporiferi scolari.
Scrivo semplicemente sto
silente sulla soglia,
sopra sassi sferici
sorpresa (dal) sistema
sovrabbonda stupidità.
(dalla sezione “Tautogrammi”)
Credo nelle stelle
Sono il sorriso dei nostri cari
– dice l’immaginario collettivo,
faro ai naviganti e ai pellegrini.
Bussola luminosa dei poeti
àncora salvifica dei solitari.
Credo nelle stelle
metafora dei desideri
viatico dei sognatori.
Credo nella fioca luce
che balugina a tratti,
credo nella segnaletica
verso l’isola che non c’è.
Credo nella dimensione
ultracorporale dell’amore
quando si fa luce
in una notte scura.
(dalla sezione “Dediche”)
Testi tratti da:
Claudia Piccinno, Implicita missione, Fara Editore, 2023,
prefazione di Emanuele Aloisi.
Claudia Piccinno è docente, traduttrice, autrice di numerosi libri di poesia, di prefazioni e saggi critici. Direttrice per l’Europa del World Festival Poetry fino a settembre 2021, medaglia d’oro al Frate Ilaro 2017, vincitrice Ossi di Seppia 2020, ambasciatrice per l’Italia del World Institute for Peace e di Istanbul Sanat Art, Ape d’argento del Comune di Castel Maggiore per meriti culturali. Tra i vari premi internazionali, gli ultimi: Global Icon Award 2020 for Writers Capital International Foundation, The Light of Galata (Turchia 2021), Sahitto International Jury Award (Bangladesh 2021), Premio alla Cultura Città del Galateo (Roma 2021), Aco Karamanov (Macedonia 2021), Ajtan Zhiti (Kosovo 2021). È responsabile della rubrica Poesia per La Gazzetta di Istanbul e redattore per l’Europa della rivista turca Papirus (Artshop). Collabora con vari blog, e-magazine e riviste cartacee, tra cui: Menabò, Verbumpress, CiaoMag, Our Poetry e Il Porticciolo. La sua voce è presente nella Poetry Sound Library curata da Giovanna Iorio.
Nessun commento:
Posta un commento