Il vento, la natura, l'amore. Sono questi i tre momenti che
caratterizzano, a mio avviso, la poetica di Federica Carella in questo
interessante volume, intitolato "Controvento". E si tratta di una
raccolta corposa, articolata e decisa, nel senso che in questo lavoro la nostra
poetessa di Carpineto Romano ha condensato certamente la gran parte della sua
linea poetica, realizzando un libro pregevole e completo. Dicevamo dunque delle
tre caratteristiche che si evidenziano nella sua poesia, almeno in questa
raccolta. Il vento ricorre spesso, e non solo nel titolo, anche se con
accezione di contrasto metaforico, quasi, al fluire normale delle correnti
della vita: qui si tratta di andare "controvento", appunto, come se
l'anima dell'autrice volesse a tutti i costi realizzare un obiettivo da
raggiungere, da perseguire, nonostante le avversità della vita. Avversità che
si avvertono subito, all'inizio, con la poesia introduttiva "Resa",
dedicata al fratello scomparso: "Ti
vedo lontano, / allungo i miei passi / ansimanti / rincorro un te che non c'è
più…". Sono avversità che lasciano lacerti profondi di dolore nel
cuore della nostra poetessa, che quasi sembra rassegnarsi dinanzi all'ineluttabilità
degli avvenimenti: "Corro / e / è
tutto inutile". Questi tre ultimi versi sibillini, infatti, denotano
la grande lotta interiore che Federica combatte con se stessa, e non solo per
la perdita del fratello, ma per tutta l'umanità sofferente, per tutte le
privazioni e il buio che le persone affrontano lungo il proprio percorso di
vita: la resa è emblematica, è il "controvento" da affrontare
comunque, nonostante il dolore e le sofferenze. Per cui non vedo nei versi di
Federica Carella una rassegnazione definitiva, una rinunzia, un arrendersi timoroso
di fronte al "nemico", natura o uomo o destino che sia, bensì vedo un
prendere coscienza a piene mani delle condizioni umane, della precarietà
dell'esistenza che deve essere comunque sostenuta e accompagnata dal sorriso,
dall'ottimismo, dall'amore.
La memoria, il ricordo, è ancora un valore importante,
rappresentando una sorta di compagno di viaggio, e anche qui il vento è
denominatore comune nel supportare il vissuto che si tiene e si mantiene
prezioso nel proprio cuore: "Se tu
mi dimentichi / ci sarà il vento / a ricordarti il mio nome."
Federica Carella affronta quindi la quotidianità espandendo
il suo coraggio e soprattutto il suo amore "controvento", aprendo il
proprio cuore alla memoria e offrendo al suo prossimo il gusto della propria
visione della vita, fatta sì di ricordi dolenti e nostalgici, ma anche di
abbracci e di sentimenti fortissimi, che ritroviamo in particolare in alcune
sue poesie decisamente appassionate: "Ho
cercato / le labbra tue / per sentire il tuo sapore…"
La struttura poetica di Federica Carella, in questo libro, è
essenziale e diretta, i versi brevi suggeriscono al lettore le giuste pause per
una migliore introiezione del contenuto, che è sempre circondato da un alone di
positività e di amore.
Ma lasciamo ai nostri affezionati lettori altre gradite
riflessioni in merito alla poesia di Federica Carella, e per questo proponiamo
qui di seguito alcuni brani tratti dal suo libro "Controvento".
La resa
Racchiudo nei silenzi
i miei pensieri stanchi
e
sorda
quasi cieca,
cammino dondolante insicura
sempre un passo indietro,
davanti
distante
avanza veloce
non aspetta
io corro
corro
e…
è tutto inutile.
A mio fratello
***
L'inverno dentro
Come albero
inverno vivo,
spoglie le mie fronde al vento
rami secchi
a sopravvivere.
Tutto intorno muove…
statico.
Nella profondità delle radici
affondo
fletto.
Muto,
il pensiero vola…
e
linfa dormiente sale… sale
a risvegliare i sensi,
lunga stagione di freddo e gelo
come albero
vivo.
Fortuna ci sarà
altra primavera,
altra linfa,
rami nuovi,
fronde piene
e
rinnovati amori.
Se fosse aria
Ti amo
come il vento
che accarezza le foglie d'autunno,
come la pioggia
che nutre la terra,
come l'ape
che succhia avida il nettare,
ti amo…
come il fiore baciato d'amore,
come il cielo dopo la tempesta,
come il sole
che brucia,
ti amo per chi sei
ti amo
come sei.
Ti amo
come la vita a quindici anni,
semplicemente
potrei amarti
se amore
fosse
aria…
Se tu mi dimentichi
Se tu mi dimentichi
ci sarà il vento
a ricordarti il mio nome,
un prato verde
e un fiore solitario
a parlarti di me,
le tue orecchie
chiuse
ad ascoltare la pioggia
che canta il nostro amore,
se tu mi dimentichi
ci sarà il sole a bruciare la tua pelle
come il mio corpo
caldo
acceso di passione.
Tutto
o
nessuno
a parlarti di me…
se tu mi dimentichi.
***
Penombra
Chiarore penetra
fessure libere,
penombra e luce
disegnano
il profilo tuo.
Linee morbide e occhi come pennelli,
corrono
qua e là.
Cercano
un colore
un odore,
da tenere,
ricordare,
intrappolare,
nel ricordo.
Pennelli dipingono,
chiarore e buio trattengono.
Si odora il profumo del mare
il silenzio
di settembre
e,
la penombra,
intrappolata
nella stanza
consegna
infinita nostalgia.
***
Amami
E' incantesimo sfiorare la tua pelle
raccogliere briciole
di tenerezza
e voracemente succhiare l'attimo
che frena la mia sete di te…
sussulta il mio cuore
ogni battito scandisce il tempo…
e… sembra infinito l'istante che la mia bocca
si aggrappa alla tua.
gelosamente nascondo i tuoi occhi
in fondo all'anima…
lontano dal tutto…
e vicino al me.
sazia d'amore non sono
e… la mia fame si placa
in silenzio…
sfonda l'anima,
libera i tuoi occhi fino ai miei pensieri…
li vedo…
Amami.
(Poesie tratte da "Controvento", di Federica Carella, Annales Edizioni, Roma, 2018.
Prefazione di Antonietta Gnerre.