Salvatore Cantone, giovane poeta di Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli, affronta però questa realtà sentendosene parte integrante, come se avesse già contezza di un’esperienza di vita maturata da lungo tempo, e la osserva e la ispeziona in modo non distaccato ma consapevolmente partecipato, trovandosene completamente immerso. La sua veemenza poetica, condita da una vena di amarezza, quasi di disappunto, lo induce a dichiarare il vuoto preminente, che è in effetti, se vogliamo, peculiarità di questa realtà roboante ma effimera, chiassosa ma inconsistente.
Nessuna cosa è certa. Certo è però l’equilibrio precario che ci fa oscillare tra Vita e Tempo, che il nostro giovane autore associa ad Amore e Morte: vita, in quanto amore o ricerca disperata e vertiginosa ricerca di questo; tempo, sinonimo di morte in quanto limite ineluttabile alla vita stessa. E il poeta si vede ombra dimidiata tra l’una e l’altra, in uno spaziotempo dove non trova né Dio né credi, ma soltanto dubbi e solitudini.
Sono dunque davvero pezzi d’anima disillusa, questi brani che Salvatore Cantone ha raccolto insieme, quasi a voler ricomporre un diafano mosaico che possa, almeno in certa misura, riconfigurare la consistenza della vita. I suoi versi sono serrati, ripidi, lapidari: riassumono tutta l’idea di solitudine e di abbandono dell’autore, pur desideroso di donare a sé stesso e agli altri quella luce da strappare alle stelle, in grado di rischiarare, almeno un poco, l’anima.
Debutto
Ogni sera
sono qui
a serrare al petto
questo silenzio,
e non pensare
che sia una scelta
di libero arbitrio
ma una condizione
di perenne abbandono
dalla vita,
condizione in cui credo
e non credo,
ma forse
voglio solo prendermi in giro
come un attore
alla sua prima.
***
Nichilismo
Se a volte mi sembra,
di quanto mi resti
da vivere,
soffocare
per il breve sospiro
di non avere un Dio,
non avere un credo,
non avere qualcosa
in cui credere,
ma essere di questo vuoto
più ricco di tutti,
e possedere solo due cose
a cui appartengo,
la solitudine
e questo nulla.
***
Identità
Il poeta è ombra
che cerca di strappare
stelle alla notte,
e donarle
ad animo in terra.
Ma ora, la poesia
termina.
Il poeta, triste e disilluso,
rimane solo, solo
con ombra della sua ombra
ed una notte senza stelle.
***
Baratro
Vita e Tempo scivolano
sulle mie membra,
e né Vita,
e né Tempo,
nel loro riandare,
han saputo scuotere
questo corpo.
Rimane di piegarmi
nel dolore lancinante
di una rinuncia;
con capo chino
fare e poi rifare,
per ingannare Vita e Tempo
in cerca di Amore e Morte.
In cerca
di spasmodica Morte
o Amore di vertigine,
per lasciarsi cadere
in un vuoto senza fine.
***
Redenzione
Ho segnato un solco deciso
una linea retta
tra ciò che sono
e ciò che sembro.
Perfetta condizione
questa dicotomia,
equilibrio
della mia coscienza
in cerca di redenzione,
salvezza dalla follia.
Brani tratti da "Pezzi d'anima disillusa", di Salvatore Cantone, Albatros Edizioni, 2022