martedì 21 giugno 2011

Rossella Luongo: per passaggi di piccole cose

Avellinese, ma già nota a livello nazionale, Rossella Luongo, parallelamente alla sua attività professionale di stimato avvocato, è in grado perfettamente di sostenere e di svolgere la sua appassionata, pregevole e impegnata vita letteraria di poetessa e scrittrice. E non si tratta di un mero passatempo o di un'attività secondaria, come sovente accade, bensì di una predilezione seguita con competenza e assiduità, perchè il mondo della poesia ama e si lascia amare dalle persone come lei, diviene un tutt'uno con la persona-poetessa-madre-moglie-lavoratrice, quando è parte integrante e indistinguibile della propria vita.
Se è vero, da una parte, che la creazione di un testo poetico è, in fin dei conti, piuttosto rapida (non considerando le successive quasi necessarie fasi di rielaborazione), è pur vero che, nella maggior parte dei casi, la "distrazione" e il "distoglimento" procurati da altri pensieri e preoccupazioni (la casa, il lavoro, i figli...), possono contribuire ad abbassare i toni e i contenuti, rendendo la poesia creata piuttosto banale e piatta. Questo assolutamente non accade in Rossella Luongo, che pur dedita a mille altre cose nella sua quotidianità, mantiene una poesia forte, incisiva, ricca di contenuti e di sentimento. I versi brevi, il discorso apparentemente frammentato, sono alla base del suo poetare diretto, coinvolgente ed avvolgente.
Il lettore attento, come sempre, ne potrà prendere atto.

 

 

E' difficile ma succede


*
E' difficile ma succede
in un posto lontano da qui
lasciarsi dietro la folla
incapace di straripare
alla vita, quando s'infila
nei giorni trasparenti
un solo raggio d'amore
per passaggi di piccole cose.

*
E' difficile ma succede
nei sorridenti silenzi
del vento perchè le parole
fanno rumore, quando s'apre
il discorso dell'anima
dove guardare un colore
è scambiarsi tutto quanto
a voce non si può spiegare.

*
E' difficile ma succede
che una mano contenga
il mondo visto da dentro
sulla soglia del cuore,
dove la sincerità riprende
il mistero dello sguardo
avvolto consapevolmente
da chi è capace d'amare.

*
E' difficile ma succede
nelle scatole del tempo
che concede poca tregua
se non ci concediamo noi,
liberamente di esistere
senza indugiare sul bordo
chè l'occasione non torna
nella memoria dei danni.


L'assenza


Il giorno s'adombra
in rivoli introversi
di luce, nel ventoso
ottobre diradato
di boschi muschiosi.
E ti sparigli sera
possente di luce greve
e langui assente,
nel latrato bruno del campo
folto di rami smagriti
cani ossuti, spogli.
Sparute le nubi
cedono divaricate a te
cielo torvo di bisbigli,
che per fumosi sterpi
imperturbato annunci
il ritorno dei morti.
L'assenza rincasa
tra turbinii di foglie
dagli spifferi della notte,
in letti odorosi di lino
dove l'ansia riposa
dalla quotidiana ressa,
convessa in letti aspri
di boccioli sfioriti
nell'utopica pace eterna.


Silenzi

Se le braccia del tempo
potessero stringere
il sapore di una notte
racchiuso in una carezza,
il tuo calore resterebbe
avvolto nel fondo del mare
e ogni goccia diverrebbe      
un fiore, ogni petalo
un'emozione tra le ondate
irriverenti del cuore
e leggerebbe avanti, oltre
alla sabbia e alle nuvole
attraverso l'azimut indiviso
dalla tua radiosa stella
all'abisso salino dei tuoi silenzi.


Un attimo senza spazio

Il fruscìo delle foglie
resta nel brusìo del mare
lasciato lontanamente
nel tempo che precede.
Strisce di sole tenero
s'agitano onde indomite
tra icone di facce liquide
in corsa, distrattamente.
Attraversamenti pedonali
abbagliati freneticamente
da un respiro all'altro
della città, stretta agli angoli
della bocca senza fiato.
Tutt'intorno violentemente
il vento sgombra
dalla piazza il vuoto,
in un attimo senza spazio
segue lento il discorso
in una goccia di ghiaccio
e arresta il senso delle cose
alle porte degli occhi.
E' già inverno.


Tu

Tornando per strade oscure
ascolto note appuntite
d'inganni da grate arrugginite
d'amore e tu, immota
con ago e filo incespicati
nella bocca di marmo
tessi trame inconsistenti
col tuo sorriso stanco,
e affacciata su tramonti sfocati
sbricioli le storie nostre
in orizzonti liquefatti tra voli
opposti di rondini, ma ora
vulnerabile e arresa lasciami
l'illusione di abbracciarti ancora
dal tuo altissimo palazzo
sgretolato di bugie.


La misura della vita

Il tempo si ferma
nei sorrisi dei bimbi
tra i cespugli fioriti
e l'aria dolce di festa,
dove anche chi è solo
assapora i riflessi filati
del vento, il profumo
di terra l'umore di foglia
e vede la misura della vita
negli occhi del vecchio,
riemersa e fresca
negli occhi del giovane
tra biciclette che cerchiano
il parco di voci, a colori.
Ed io divisa e ferma
nel mezzo di questo tutto
mi sporgo poco più in là
verso le fontane, dove
il campanile nel rintocco
lascia il tramonto basso
e lo sguardo rivolge
alla romita sera.

Rossella Luongo è nata ad Avellino nel 1971. Attualmente avvocato e pubblicista dal 1995, vive e lavora ad Avellino. Dal 2008 consulente legale ed editoriale per Sinestesie e per la Samuele Editore in Fanna (PN), ha curato per quest'ultimo un quaderno di liriche nel 2009, "Rose in versi” con otto noti poeti italiani. Ha pubblicato tre raccolte di poesie: “La Fata e il Poeta” per Fermenti Editrice, Roma 2007 con prefazione di Donato di Stasi, “Canti metropolitani” per Samuele Editore, Fanna (PN) 2009 con prefazione di Paolo Ruffilli e “Ipotesi di contrasto” per LAB - Perrone Editore, Roma 2010 con prefazione di Antonio Spagnuolo.

8 commenti:

  1. La poesia di Rossella Luongo conduce per mano, amorevolmente, tra modernità e tradizione fuse con intelligenza. Complimenti. Francesco Iannone

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  2. Una poesia utopistica, mirarata all'unione degli uomini tra loro, perspicuamente lirica con punte di grande intensità sostenute da un ritmo e una sapienza versificatoria notevole. Brava. Stelvio Di Spigno.

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  3. Nella poesia di Rossella Luongo mi sembra di ravvisare il senso di una nostalgia molto profonda, il senso di un qualcosa di perduto che cerca, attraverso la parola poetica, di riconquistare. Parola poetica che si affaccia dai balconi della quotidianità dove la visione si fa più ampia ma certo non distaccata anche se
    Ed io divisa e ferma
    nel mezzo di questo tutto
    mi sporgo poco più in là
    verso le fontane, dove
    il campanile nel rintocco
    lascia il tramonto basso

    perché il poeta quando si pone all'ascolto si sporge e si spinge sempre un poco più in là.
    Complimenti dunque a Rossella che saluto caramente così come Giuseppe Vetromile instancabilmente e meritevolmente impegnato nel suo amore per la poesia. Lucianna Argentino

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  4. La quotidianità, punto di partenza e spunto creativo, diventa poesia sapida e matura, metaforizzata quanto basta, che presenta soluzioni lessicali, metriche e stilistiche assolutamente personali.
    Pasquale Balestriere

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  5. Ringrazio tantissimo, emozionata e onorata, la presentazione di Giuseppe e i commenti dei miei amici poeti vicini e lontani, affettuosamente...
    Rossella Luongo

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  6. "Ed io divisa e ferma/nel mezzo di questo tutto"
    Grande Rossella, poeta autentica, come si può solo nascere. E lei lo nacque!:)
    Rossella Tempesta

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  7. è difficile ma succede...leggere e poi sorridere
    è difficile ma succede...sentire le parole nel cuore
    è difficile ma succede...capire nel profondo un sentimento
    a me è successo scorrendo queste poesie.
    grazie!

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  8. Una poesia per certi aspetti neolirica e semre alta, quella di Rossella Luongo. La fotma è misurata e tutto è sotteso ad una sensibile intelligenza. Un quotidiano sublimato in epica nella stabile tensione verso la gioia

    Raffaele Piazza

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