domenica 17 agosto 2025

"L'anima dei poeti estinti", il saggio di Angela Greco e Caterina Lazzarini sull'opera di Brina Maurer, Premio Pollino-Ponte D'Argento 2025. Macabor Edizioni

Segnaliamo volentieri in questo nostro spazio di Transiti Poetici un interessante volume dedicato all’opera letteraria di una valente poetessa e scrittrice, Claudia Manuela Turco, in arte Brina Maurer. Il libro, che s’intitola “L’anima dei poeti estinti”, è edito da Macabor, nel corrente anno 2025, in occasione del Premio Pollino – Ponte d’Argento, seconda edizione 2025, assegnato all’autrice.
Il Premio è stato fondato da Bonifacio Vincenzi, direttore editoriale di Macabor nonché poeta e attivissimo operatore culturale che si prodiga da anni nell’organizzare importanti incontri ed eventi letterari, in particolare nel nostro sud peninsulare, e validissimi premi letterari, quali, appunto, il Pollino.
La pubblicazione di questo libro è, tra l’altro, il risultato di un lavoro intenso e certosino, di altissima qualità, il che sta a denotare la grande serietà e professionalità degli organizzatori del Premio, laddove ben difficilmente, in altre iniziative del genere, seppur lodevoli e validissime, è possibile che l’autore premiato riceva un così ampio trattamento critico-letterario.
In questo libro, infatti, c’è praticamente tutta l’attività letteraria di Brina Maurer, almeno fino al 2025. Sono esaurientemente riportate note critiche sulla sua attività, scritte da personalità importanti del panorama letterario nazionale, e poi vi è un dettagliato curriculum con i premi e i riconoscimenti ottenuti. La figura dell’autrice e la relativa vena letteraria sono ampiamente descritte nelle prefazioni e introduzioni di Angela Greco AnGre e Caterina Lazzarini, curatrici del libro.
Chiude il volume una interessante sezione antologica con brani poetici e di narrativa tratti dalle ultime opere dell’Autrice.
Soltanto per motivi di spazio, e per offrire ai nostri lettori qualche esempio di buona poesia, riportiamo qui di seguito alcuni versi.


Da L’innocenza usurpata, 2021

(La stesura del libro risale al periodo ottobre-novembre 2017)

 

Crocifissione blasfema


Con le unghie spezzate e i denti insanguinati

la ragazza aveva difeso

la sua inviolabilità

soltanto nella finzione del pensiero.

Nella realtà, invece,

il respiro soffocato

e la paralisi

l’avevano salvata

fingendosi morta.

Poi una vita agra,

spesa a dimenticare e nascondere

il proprio corpo,

ma non le sue ferite.

Sanguina,

il mosaico di vetri aguzzi,

e l’anima oscilla

come carne appesa al gancio.

Senzafigli, ella desta invidie

e accuse di egoismo,

come se la sua testa,

servita su un vassoio d’amianto

al mattatoio,

non fosse mai stata sulle spalle.

Senzasesso, ella irrita persino

la donna che scruta

nel suo ventre:

–ecografia di vergine adulta

brucia la santità

sull’altare della follia –.

E gli anelli

non chiudono

la perfezione,

bensì creano supporti,

che divengono ceppi alle caviglie.

Per piedi ancora inchiodati

al trauma

della croce.


***


A merenda, dalla mamma

 

Non gli bastava

la pelle di animali abbattuti

a fini alimentari,

da prendere a calci.

I ragazzini del quartiere

Italian History X,

annoiati in un pomeriggio assolato

di inizio estate,

catturarono

un inerme gattino di strada,

per disputare

la partita della loro vita.

La creatura

–poco più che cucciolo e già orfano,

miracolosamente sopravvissuto

a un difficile inverno –

si era fidata

di quel sorriso e di quelle mani.

Ma poco dopo il branco

–tutto umano –

se lo passò di piede in piede,

in un cerchio di fratellanza

che garantiva l’impunità.

L’ultimo colpo di tacco

e il lancio più lungo.

Poi ognuno a casa propria,

dalla mamma per l’ora del tè.

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