tag:blogger.com,1999:blog-4011529044609501614.post8779452588079617417..comments2024-03-27T10:23:33.452-07:00Comments on Transiti Poetici: L'Umano vibrante nella poesia di Nazario PardiniC.L.A. - Circolo Letterario Anastasianohttp://www.blogger.com/profile/09377074234521109593noreply@blogger.comBlogger28125tag:blogger.com,1999:blog-4011529044609501614.post-25414854009998065162012-08-03T11:08:21.240-07:002012-08-03T11:08:21.240-07:00Caro Nazario, la tua poesia è come una partitura m...Caro Nazario, la tua poesia è come una partitura musicale in cui spiccano note alte che sanno dosare un linguaggio memorico della migliore qualità. Che dirti? Ineguagliabile, mi sembra il termine esatto. Mi ci vorrebbero pagine e pagine per mostrarti "nero su bianco" che il tuo simbolismo è palpabile, che la tua caratura è alta e possente, che possiedi dentro in interiore homini quella sigla inconfondibile che è la poesia vera, quando essa è vigile, sincronica, attenta alle ragioni del cuore, oltre che a quelle linguistiche e letterarie di alto rango. Auguri di cuore, con stima e amicizia affettuosa. Ninnj Di Stefano BusàAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4011529044609501614.post-25523229338557478072012-07-23T05:25:43.498-07:002012-07-23T05:25:43.498-07:00ECCO IL MIO COMMENTO ALLE TUE STUPENDE POESIE......ECCO IL MIO COMMENTO ALLE TUE STUPENDE POESIE........<br />aprirò un libro troverò midriadi e un mondo perduto in ritmi basici e tratteggi di spiccate proprietà medicamentose proprio là dove non esisteva cura.......voilà spero vada bene sappimi dire ciao Flavio VacchettaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4011529044609501614.post-6609017084366268042012-07-19T16:19:32.378-07:002012-07-19T16:19:32.378-07:00Caro Nazario,
ho avuto la fortuna di leggerla e il...Caro Nazario,<br />ho avuto la fortuna di leggerla e il cuore ha perso colpi. Si sono spalancati universi ancestrali, edenici, lontani eppure vicinissimi. Le ho ascoltate 'le mamme che cantavano'... la forza della lotta interiore contro gli urti quotidiani, la dolcezza rabbiosa dei perdenti, che vincono ogni giorno, che non svendono mai il rispetto per se stessi, la dignità, il diritto ai sogni.<br />La sua mi è apparsa sì lirica della 'natura', ma anche e soprattutto affresco in note... melodiose le assonanze, i giochi di consonanti che vibrano tra i versi... del tempo che è stato e del bagaglio che ha lasciato. Lirica della valigia che è stata deposta sui binari del nostro vivere. <br />Lei invita a sollevarla, a trarre dal 'pozzo' del passato il<br />coraggio per salire sul treno e iniziare il delicato viaggio verso il domani.<br />Straordinaria la sua unicità. E' un Artista di Spessore altissimo!<br />La ringrazio per avermi concesso tanto dono. Maria RizziAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4011529044609501614.post-69057950350714897752012-07-19T09:43:54.891-07:002012-07-19T09:43:54.891-07:00Una poesia suggestiva, questa di Nazario Pardini, ...Una poesia suggestiva, questa di Nazario Pardini, con un ritmo incalzante e particolarissimo, un’alternanza del verso lungo con quello breve. C’è una continuità precisa dello stile e dell’uso della parola e della sua potenza armonica, nel corso del tempo. Il poeta delinea ed evoca momenti salienti della nostra storia: la guerra, la lenta rinascita che segue al suo terminare. Ma lo fa dipingendo quadri di storia umana, persone, ambienti e sapori e odori della terra. Che sembra di vedere leggendo. Mi ha colpito la figura della madre nella poesia “Carso”. Questa poesia dipinge i luoghi e i sentimenti al di là del tempo e della storia, suggerisce e fa vivere valori profondi del vivere umano: “……,/ora è la voglia d’altro/ che mi riporta a un fiume/e mi trascina ignoto verso il mare//. “ Sandra EvangelistiAnonymoushttps://www.blogger.com/profile/12421134617974377009noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4011529044609501614.post-13482867907287644642012-07-18T15:48:29.389-07:002012-07-18T15:48:29.389-07:00Le parole scorrono sotto gli occhi mentre vengo tr...Le parole scorrono sotto gli occhi mentre vengo trasportata in un altro mondo... di profumi, colori, ricordi. Le immagini richiamano momenti che putroppo non torneranno, il mondo di oggi non le conoscerà mai. Sono canti, allegrie, dolori, sono i valori dell'uomo, sono il nostro passato. Un piacere leggere questi scritti,pregni di sensibiltà ed attenzione, oltre ad una ottima qualità e competenza.Grazie Nazario per questo regalo. <br />Antonella RonzulliAntonella Ronzullihttps://www.blogger.com/profile/09248351583300287561noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4011529044609501614.post-72564375403682317982012-07-18T11:01:09.675-07:002012-07-18T11:01:09.675-07:00Le poesie di Nazario Pardini sono quadri, i quadri...Le poesie di Nazario Pardini sono quadri, i quadri complessi, variopinti e straordinari nella loro auntenticità. Immagini forti e nello stesso momento limpidi del qui e ora trasmettono tutta complessità e raffinatezza del sentire il mondo del poeta. Quello che mi colpisce nelle poesie di Nazario Pardini è l'insuperabile padronanza dei mezzi artistici, parole-colori, una ricercata estetica e musicalità con cui riesce di esprimere ogni cosa, ogni sfumatura. Mi piacciono in particolar modo le sue poesie dedicate al Mare.<br />Nina AmarandoAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4011529044609501614.post-47479757129429511742012-07-18T05:03:09.184-07:002012-07-18T05:03:09.184-07:00La poesia dell'amico Pardini mi ha sempre dato...La poesia dell'amico Pardini mi ha sempre dato emozioni, il formidabile fremito che solo il canto di qualità sa dare. Rileggo versi che già conoscevo, e che per strana magia (nonostante lo scorrere del tempo) trovo straordinariamente più belli. <br /><br />Luciano NotaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4011529044609501614.post-65120606672377527222012-07-18T03:23:32.861-07:002012-07-18T03:23:32.861-07:00Liriche molto belle e sentite. L'Autore, a mio...Liriche molto belle e sentite. L'Autore, a mio avviso, canta la nostalgia per un Mondo forse passato se confrontato alla vita frenetica e povera di valori attuale. Questo, sempre secondo il mio modesto punto di vista, è forse il compito del -Poeta-: far rivivere il tempo andato e non solo per farlo conoscere ed apprezzare ma per soffermarsi e fare un confronto, proprio come se ammirassimo un quadro nei suoi colori e nelle sue rappresentazioni. L'Autore ci riesce perfettamente. Sandra CarresiAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4011529044609501614.post-59968951428367797762012-07-18T00:36:56.104-07:002012-07-18T00:36:56.104-07:00Le poesie di Nazario Pardini testimoniano non s...Le poesie di Nazario Pardini testimoniano non soltanto momenti cronologicamente distinti della ricerca artistico-letteraria dell’autore e ne rivelano la maturazione stilistico-compositiva all’insegna di un possesso pieno e sicuro degli strumenti espressivi e di un’attenta elaborazione concettuale; è che i testi ospitati segnalano altresì alcuni fra i fondamentali nuclei d’interesse intellettuale-morale del poeta toscano: la rivisitazione originale e intensamente creativa del mito classico; il culto tenace eppur problematico delle tradizioni locali e dei valori storico-culturali della propria terra; il rapporto intimamente tonificante con l’universo naturale.<br />Il riferimento all’immensità del mare che attrae e “rapina” lo spirito del poeta focalizza una situazione tipicamente pardiniana, concepita e realizzata in una prospettiva cara a Pascal: l’anima dell’uomo, ad un tempo conscia del suo limite eppur capace di vibrazioni “infinite”, coniuga la fragile condizione del fuscello con il bisogno profondo e irrinunciabile di un’esaltante “fuga negli abissi”. (Floriano Romboli)Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4011529044609501614.post-42097584729132906832012-07-17T12:17:53.062-07:002012-07-17T12:17:53.062-07:00Nella poesia di Nazario Pardini, viaggio introspet...Nella poesia di Nazario Pardini, viaggio introspettivo alle radici del sentimento, vi si ritrova la consueta raffinata tessitura poetica che distingue il Poeta e che si eleva a canto armonico come a ricercare con costante tensione e alimentare con rinnovata linfa, i pensieri, le emozioni e le passioni sedimentate nel profondo dell’animo. E noi possiamo leggere l’uomo, che consapevole vive il senso della caducità, vive il tempo con il rischio dell’annullamento in una finitudine tragica, quasi riuscendo a sfiorare la nostalgia della sua nostalgia dove riaffiora infine la consolazione che può nascere dalla memoria degli affetti e delle cose. E che riesce ad aggrapparsi alla speranza di un ritorno dell’anima in fuga negli abissi….”Ritornerà in prigione nel suo corpo/... per pensare di nuovo che la vita/ è quel fuscello breve che dimena/in un’immensità che ti rapina…. (Rosanna Di Iorio)nazariopardinihttps://www.blogger.com/profile/16507694449914844380noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4011529044609501614.post-49315219891753087732012-07-17T12:13:14.757-07:002012-07-17T12:13:14.757-07:00Dalla lettura delle poesie di Pardini postare sul ...Dalla lettura delle poesie di Pardini postare sul blog di Antonio Spagnuolo (Il canto di Saffo, Giù per i sassi, In una immensità che ti rapina) emerge che gli affetti familiari, quelli ancestrali, quelli classico-umanistici, e quelli dell’uomo in generale, cosciente dei suoi limiti, ma arricchito del senso d’infinito sono i motivi ispiratori dell’autore. Le rappresentazioni di ambienti, di volti e di vicende in simbiosi con sprazzi naturalistici, offrono al lettore quadri icastico-metaforici di notevole spessore classicheggiante, resi fluenti, ritmici e musicali da uno stile di dolce afflato lirico. Il canto del poeta pisano è preziosa memoria di valori antichi e richiamo puntuale per l’uomo del nostro tempo. (Salvatore Tibaldi, Presidente del Premio Letterario Santa Maria in Castello, Vecchiano, Pisa)Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4011529044609501614.post-76300276856814030082012-07-17T12:10:21.083-07:002012-07-17T12:10:21.083-07:00Già nel 2011, leggendo Alla volta di Leucade, del ...Già nel 2011, leggendo Alla volta di Leucade, del gentile e raffinato poeta ed amico Nazario Pardini, ero stata colpita dal suo coraggio nello scegliere, in modo "inattuale" (alla Nietzsche) un linguaggio e una tematica solo in apparenza conclusi nel solco della nostra più bella tradizione letteraria. Dico "in apparenza" perché niente è più vivo e moderno di questo impasto linguistico e sintattico in cui affiorano brividi di smarrimento panico, quasi un trasfigurarsi alcionico nel paesaggio del mito, un conforto e un antidoto rispetto alla nostra stressante alienazione metropolitana. <br />Grazie ancora, Pardini, per queste emozioni che ci sai così intensamente trasmettere in una cifra stilistica sapiente ed inconfondibile. (Luciana Tagle)Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4011529044609501614.post-2376794682846751492012-07-17T03:51:20.945-07:002012-07-17T03:51:20.945-07:00Certo che mi ricordo, carissimo Sandro! Se non sba...Certo che mi ricordo, carissimo Sandro! Se non sbaglio ci siamo incontrati anche ad Arcidosso, alcuni anni fa, in occasione di un premio. E ti ringrazio molto per questo tuo prezioso commento sulle poesie di Nazario, che mi onoro di ospitare in questi spazi.<br />Sperando di incontrarti nuovamente e presto, un caro saluto.<br />Giuseppe VetromileC.L.A. - Circolo Letterario Anastasianohttps://www.blogger.com/profile/09377074234521109593noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4011529044609501614.post-50729059455561043552012-07-17T01:34:03.757-07:002012-07-17T01:34:03.757-07:00Da "non addetta ai lavori", come ritengo...Da "non addetta ai lavori", come ritengo necessario precisare sempre, mi accingo a commentare queste liriche del professor Pardini. Quello che mi ha subito colpita è che il poeta affronta argomenti molto forti, difficili da affrontarsi in poesia, pur scrivendo della "vera poesia". Eppure l'autore ci riesce e magistralmente, perché è il suo animo che racconta, che canta, che piange, che celebra qualunque sia l'argomento del suo sentire. E lo fa sempre con immagini nitide, colorate, quasi fotogrammi, ai quali fa da colonna sonora il suo sentire stesso.<br />E il poeta canta (in "Cantavamo" e in "Ignoto verso il mare") non solo un mondo che non c'è più ma, soprattutto, un atteggiamento, una predisposizione dell'animo che noi uomini del "terzo millennio" non abbiamo più, abbiamo irrimediabilmente perso; e il poeta con rimpianto ci mostra come i nostri avi, che a noi sembrano quasi sempliciotti da compatire, riuscivano, al contrario di noi, ad apprezzare i veri valori, quelli rappresentati dalle cose semplici e quotidiane; pur tuttavia, la poesia non rimane confinata ad un mondo, del poeta e nostro, passato, ché nei bellissimi versi "preghiere che i pagani consegnarono pietosi nelle mani dei cristiani facendosi santi", con poche parole, l'autore riassume il drammatico passaggio dal paganesimo al cristianesimo. E la poesia assume, quindi, un respiro universale. Il tutto come in un canto melanconico, eppure ricco di immagini così vivide che ci sembra quasi di essere anche noi davanti al camino col vino novello nel bicchiere. E prepotente, forte, passionale, viene fuori l'amore per la natura, per la "madre terra", alla quale sempre si elevavano inni di ringraziamento anche quando essa era, o sembrava,"ingiusta", come farebbero dei bravi figli verso una madre che è sempre e comunque fonte di vita.<br />E in "Giù per i sassi", dolcissimo, struggente, trasuda l'amore nostalgico per le civiltà passate fino al "turbamento dell'animo quando si rivolge al cielo, al giorno che termina la sera". E cos'è questa sera per l'autore? E' quella della sua vita o, forse, quella dell'umanità tutta e dei suoi valori? O forse entrambe?<br />Toccante, particolare, dolcissima e amara al contempo, per l'uso di termini "duri" è "La fuga". E come non pensare ai migranti che vengono a morire sulle nostre coste per la stessa "brama di fuga" che "rinverdisca libertà sognate" degli italiani di un tempo? Ed ecco che l'autore ha universalizzato il dramma dell'emigrazione che nei secoli continua a ripetersi in luoghi diversi ma con la stessa, dolorosa, immutata e quasi immutabile, direi, drammaticità. Sento moltissimo questo tema avendo io, nel mio piccolo, scritto molto sui migranti. <br />E in "Carso", il poeta ci fa rivivere la tragedia delle foibe, ma che è anche la tragedia dei campi di concentramento, è il dramma delle pulizie etniche delle contemporanee vicende storiche a cui noi abbiamo assistito e assistiamo quasi quotidianamente. E lo fa con un'immagine classica, quella della madre che piange il figlio strappatole, eppure nuova, perché rivisitata, perché vista con "gli occhi della sua anima". Entrambe sono "poesie di denuncia" eppure sono liriche che fanno vibrare le corde del cuore del lettore perché è il sentire del poeta che grida la denuncia con la forza dei suoi sentimenti!<br />E' un poetare a 360° quello del professor Pardini, per argomenti e periodi storici cantati; è un poetare che è capace di struggersi di malinconia e di vibrare di indignazione, di esprimere profonda e sincera compassione. E' un poetare che non lascia indifferente il lettore, quindi è vera poesia.<br />Ester CecereAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4011529044609501614.post-13765977197804119462012-07-16T23:04:19.349-07:002012-07-16T23:04:19.349-07:00Franco Campegiani – Trovo che il tema fondamentale...Franco Campegiani – Trovo che il tema fondamentale delle liriche di Nazario qui presentate sia la contrapposizione tra il senso di appartenenza al mistero e la sua profanazione. Che è come dire la lotta fra Mito e Realtà, polarità divergenti e convergenti della identica natura umana/disumana. Ed è in fondo una poetica del giardino primordiale, presa nell’incanto della comunione edenica e nel disincanto della cacciata e della caduta. Felicità dell’Essere e tragedia del Divenire, l’una nell’altra fuse, perché non c’è l’una senza l’altra, anche se sembrano escludersi tra di loro. Sta qui l’amore per le radici, che è anche dolore per lo sradicamento, senza il quale non nasce il mito della terra promessa in cui porre nuove radici. Una poetica della terrestrità, dunque, quella di Nazario Pardini, dove la Grande Madre è dea e maestra di vita. Non un sasso gettato nello spazio a roteare, ma una fonte di intelligenza e di forza vitale, una vera e propria sorgente spirituale. Sta qui la religione della natura di cui il poeta si fa portatore. Natura e Sovranatura splendidamente allineate tra di loro. Una religio che non è panteismo, se con il termine si vuole indicare lo schiacciamento del divino sul piano materiale. Qui non c’è nulla di monistico e ciò che domina la scena è il senso di quella dualità misteriosa, capace di trascinare altrove, e comunque in alto, le aspettative più profonde della vita. Così a febbraio, nonostante l’attesa della primavera in fiore, il poeta si sente rapito in un mistero più grande: “… la mia speranza / non cova rami in fiore”, ed “ora è la voglia d’altro / che mi riporta a un fiume / e mi trascina ignoto verso il mare”. Franco CampegianiAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4011529044609501614.post-50462649988435577902012-07-16T22:21:11.416-07:002012-07-16T22:21:11.416-07:00Poesie di ottima costruzione, cariche di immagini ...Poesie di ottima costruzione, cariche di immagini forti, ricche di spunti di riflessione e pathos. Poesie capaci di evocare in modo sapiente e suggestivo stati d'animo, paesaggi e momenti di vita personale, insieme a temi epici e tragedie sociali qui trattati con grande sensibilità e forza evocatica. Un saluto anche a Pino Ventromile e un grazie per averci presentato questa interessante vetrina.<br />Daniela RaimondiAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4011529044609501614.post-85044336055579078962012-07-16T20:21:06.207-07:002012-07-16T20:21:06.207-07:00“L’azzardo dei confini” o “la voglia d’altro” che ...“L’azzardo dei confini” o “la voglia d’altro” che trascina verso un mare ignoto, “l’amore che strugge la carne” e alita “suoni e incantamenti” oltre il grido “tetro delle guerre”. Suoli assolati o innevati declivi evocano nuove mani tremolanti e insicure di fanciulle che si aggirano in insidiosi boschi metropolitani, altre voragini di padri e madri con i figli accalcati ai barconi, umanità disperata che fugge con croci da sradicare in miraggi di cieli aperti.<br />Poesia fortemente lirica e partecipe, questa di Nazario Pardini, che da storie e sentimenti di un tempo della memoria rimanda echi di attuali disastri, immagini quotidiane dei telegiornali di esodi in cerca di approdi e speranze per riaffermare la vita oltre la tragedia di conflitti iniqui e carestie. Un canto appassionato, dunque, che non dimentica, e che si fa consapevole condivisione a immagine e somiglianza con le diversità del nostro millennio. <br />Complimenti vivissimi<br /><br />Daniela QuietiDaniela Quietihttp://www.literary.it/ali/dati/autori/quieti_daniela.htmlnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4011529044609501614.post-59640618054215545762012-07-16T15:15:37.672-07:002012-07-16T15:15:37.672-07:00La scelta dei testi operata, per "Transiti po...La scelta dei testi operata, per "Transiti poetici", dall'amico Nazario è molto oculata. Lo affermo perché ho avuto il piacere e la fortuna di leggere tutti i libri da cui sono tratte le liriche, e credo di poter dire - con una certa sicurezza - che le poesie selezionate offrono uno spaccato significativo e non parziale della sua poetica. La musa è e resterà sempre, per lui, la Natura - è manifesto anche attraverso questa lettura - ma, qui, egli ha voluto umanizzarla in modo davvero "vibrante" (come Giuseppe, che saluto, ha sottolineato). E penso, in particolare, alla chiusa de "La fuga", che tanto mi ha fatto ricordare uno dei miei poeti preferiti: il Rilke delle "Elegie duinesi"; alle foibe del Carso ed alla richiesta di "rispetto del dolore" di una madre; a quella stessa "voglia d'altro" che "ignoto", ma mai privo di speranze, lo trascina al mare.<br />Naturalmente sono solo riflessioni ma in queste sei poesie ho visto molto, proprio molto di quell'animo puro che conosco.<br />Un caro saluto a lui e a Giuseppe, che ricorderà qualche nostro lontano incontro.<br /><br />Sandro AngelucciSandro Angeluccihttps://www.blogger.com/profile/06030426829729538242noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4011529044609501614.post-77730431446129658942012-07-16T15:00:12.499-07:002012-07-16T15:00:12.499-07:00Questo commento è stato eliminato dall'autore.Sandro Angeluccihttps://www.blogger.com/profile/06030426829729538242noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4011529044609501614.post-49560296729715832402012-07-16T09:36:42.019-07:002012-07-16T09:36:42.019-07:00Il "canto" riecheggia nel "tempo&qu...Il "canto" riecheggia nel "tempo" . Tempo di memorie e di riflessioni, tempo ormai trascorso e per il quale vorremmo che si rinnovasse l'illusione. Difficile tratteggiare la poesia, perché essa ci sostiene nel pensiero e corrode le nostre circonvoluzioni cerebrali per fulminare idee e pensieri. Nazario Pardini riesce a incidere versi nel ritmo colorato della musica. La sua "speranza" riesce a raggiungere le bianche colombe per librarsi nel volo indefinibile e indefinito...Antonio Spagnuolohttps://www.blogger.com/profile/01498347847435853317noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4011529044609501614.post-20869865121031961412012-07-16T07:44:41.839-07:002012-07-16T07:44:41.839-07:00Una poetica di vero spessore quella di Nazario Par...Una poetica di vero spessore quella di Nazario Pardini, mi sono lasciata incantare dalla bellezza delle immagini e dalle atmosfere particolari che il poeta ha saputo magistralmente proporre. La natura è presenza costante, domina il verso, nel rispetto di antiche sonorità metriche.michela zanarellahttps://www.blogger.com/profile/00325753085082176441noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4011529044609501614.post-26169596381567948982012-07-16T04:45:59.128-07:002012-07-16T04:45:59.128-07:00Tutte le poesie che ho letto sono dotate di una po...Tutte le poesie che ho letto sono dotate di una potenza descrittiva di cose e sentimenti che ricordano da vicino alcuni grandi del passato (tanto per fare un solo esempio Carducci) senza peraltro perdere la originalità che ne costituisce il fascino principale. Come canti omerici, o virgiliani descrivono, abbracciano, investono di situazioni affascinanti in cui si colgono non marginalmente i sentimenti dei protagonisti altrettanto bene di quelli dell'autore. Il sentimento del poeta emerge continuamente e fa di lui un autore per il quale situazioni più o meno antiche acquistano un valore attuale e completamente moderno. Nevio Nigronevio nigronoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4011529044609501614.post-71963849281766744852012-07-16T04:13:10.869-07:002012-07-16T04:13:10.869-07:00"Anche le madri cantavano già vecchie trenten..."Anche le madri cantavano già vecchie trentenni...eppure ogni anno la natura si sacrificava paganamente sui roghi, nei forni e sulle corti,per consegnarci i suoi profumi"<br />Nostalgia, tempi che 'forse' non torneranno più. <br />Il cuore di -Cantavamo- mi ha trasmesso tanta dolcezza. GRAZIE!Rina Accardohttp://ainsi.wordpress.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4011529044609501614.post-64731464101268381642012-07-16T03:31:35.175-07:002012-07-16T03:31:35.175-07:00Leggendo queste poesie di Nazario Pardini i...Leggendo queste poesie di Nazario Pardini in certi istanti il tempo si elveva a destino per l'umanità ".... Cantavamo senza perché la madre eterna potesse anche essere ingiusta. La pregavamo sulle strisce d’oro dei tramonti... E sembrava persino ringraziarci o chiederci perdono; (dalla poesia - Cantavamo - N. Pardini) qui, tutte le forze soccorritrici oserei dire - materne - si liberano dal passato e fanno corpo con il nostro presente Grazie anche a Giuseppe Vetromile favorevolmente seguirò questo passaggio sul blog "TRANSITI POETICI" . Miriam BindaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4011529044609501614.post-2068869301250754792012-07-16T03:10:28.855-07:002012-07-16T03:10:28.855-07:00Piace, caro Nazario, andare per i tuoi versi sorgi...Piace, caro Nazario, andare per i tuoi versi sorgivi, incontrare figure femminili, genti, luoghi altri e ascoltare profonde emozioni sempre, innervate dal tuo amore per il mito e insieme per la vicenda umana. Un passato che così si avvicina, diviene anche nostro presente. E piace pure muoversi in spazi immensi del tuo presente che dicono sentimenti universi sull'attimo-spazio nostro di vita, e respirare in essi un senso di eterno che confonde e conforta l'anima. E tutto questo grazie alla tua scrittura limpida, coerente, come già ti dissi, modulata su registri linguistici colti, antichi e nuovi, su note di un'ormai calibrata musicalità che prende anima-corpo in immagini sempre diverse: sonanti (...o il greve stridere bronzeo dei fanti,/od il nitrire tetro delle guerre ) o leggere (...bianchi uccellli/stendono le ali/sopra i viali di una tarda sera...; ...il mare si avvicina e si allontana,/clessidra della vita...; ...portato sull'onda dall'ala leggera/del novembre ), ma sempre vibranti di riflessioni esistenziali, per ultimo ...la vita/è quel fuscello breve che dimena/in un'immensità che ti rapina. Una poesia, caro Nazario, senza tempo, pur adagiata su una trama di elementi naturalistici di ampio respiro ed innata armonia. Una poesia che mi è cara, intrisa del tuo amore per la vita, che si irradia spontaneo alle persone, a noi amici, e al creato.<br /><br />Maria Luisa Daniele ToffaninAnonymousnoreply@blogger.com